La promozione del Palermo non sarebbe a rischio: ecco perché

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L’esito dell’assemblea della Serie C ha fatto subito drizzare le antenne ai tifosi, e immaginiamo non soltanto a loro, del Palermo e, probabilmente, delle squadre in testa agli altri gironi di Serie D, che aspettano soltanto la dichiarazione di chiusura anticipata della stagione pure per i dilettanti.

Riepiloghiamo: i 60 presidenti della C hanno deciso lo stop del campipnato, la promozione delle prime dei tre gironi in B e la media ponderata punti/partite giocate per decretare la quarta promossa, che dovrebbe essere il Carpi; blocco di retrocessioni e ripescaggi dalla D.

GIRONI DA 23? “INSOSTENIBILE”

Non si parla di spazi per le neopromosse. E allora? Allora, se gli organici, in senso numerico, dovanno restare immutati, dove mettere le nove promosse dalla D, fra cui il Palermo? Perché, a meno che la B blocchi le sue retrocessioni, le 40 promosse saranno sostituite dalle retrocesse dai cadetti e si torna ai 60 club. Ipotizzare un allargamento dei gironi di C a 23, cioe’ con tre promosse dalla D in ciascun girone, e’ incompatibile con le dichiarazioni del predidente della Lega Pro Ghirelli, per il quale la situazione già così è finanziariamente insostenibile per i club.
Insomma, il gatto si morde la coda.

NEI PANNI DEI ROSANERO

Nel conto, ovviamente, non sono considerate le società che dovessero fallire e liberare posti. Ma quante saranno? Ed è sicuro che ci saranno? Già la settimana scorsa, quando un “corvo” fece uscire il progetto oggi confermato in assemblea, c’era stata la ferma presa di posizione dei club e del presidente della Lega Dilettanti Sibilia. Ghirelli, in una lettera a Sibilia, pubblicata sui giornali, aveva assicurato che i posti per le neopromosse non erano in pericolo e che nessuno li metteva in dubbio. Dunque, se prestiamo fede a quelle parole, la promozione del Palermo dovrebbe essere al sicuro.

Intanto, il deliberato dell’assemblea della C dovrà passare dal consiglio federale della Figc, che si annuncia infuocato.
Certamente, la Serie C non può decidere per tutti, nemmeno per la B e, tantomeno per la D. Ma, pur stando cauti e attenti, fossimo nei panni del Palermo, dormiremmo fra due guanciali. Pur, magari, faticando a prendere sonno.

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