Di Piazza, l’amarezza dei tifosi: “Non meritiamo tutto questo”

L'abbandono dell'italo-americano ha messo in evidenza frizioni in società già presenti da mesi, oltre ad aver diviso anche il pensiero all'interno della tifoseria rosanero

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Non si è ancora ufficializzata la promozione del Palermo in serie C che già l’attenzione si è spostata su altre tematiche. Soprattutto le preoccupazioni dei tifosi, all’indomani delle dimissioni da vice presidente dell’italo-americano Tony Di Piazza. Uno dei suoi post su Facebook ha lasciato intendere un divorzio causato da tutt’altro che fraintendimenti.

tifosi

LA REAZIONE DEI TIFOSI, ATTRAVERSO FACEBOOK

Come già accade da qualche anno, i celebri discorsi da bar si sono ormai riversati sul web, con la possibilità di esprimersi per mezzo dei commenti sui social network. E quali sono i pareri dei supporter rosanero riguardo le dimissioni di Di Piazza? Le opinioni, naturalmente, sono delle più disparate: pro Mirri, pro Di Piazza, addirittura c’è chi rimpiange l’ex società rosanero: “Molti rimpiangeranno zamparini“, “Saremo tantissimi a rimpiangere zamparini sarà come sarà ma con lui per almeno 12 anni ci siamo divertiti…“.

Di sicuro, la preoccupazione unanime della tifoseria è il prosieguo della rinascita della squadra. Puntuale come negli ultimi tempi, è il terzo anno in cui, nel finale di stagione accade qualcosa che mette in allerta l’ambiente calcistico di Palermo. Pare che il tifoso palermitano, ogni anno, debba espiare delle colpe e vivere nell’ansia che il bello non duri mai troppo a lungo. Ma sono solo sensazioni, che giustificano l’esasperazione di tutti coloro che hanno inondato di commenti i gruppi Facebook.

LE DIVERGENZE DI PENSIERO DEI TIFOSI

I commenti, naturalmente, sono a centinaia e non si potrà fare una statistica matematica su quale sia il pensiero predominante. Di sicuro, è chiaro che molti tifosi rosanero hanno espresso vicinanza e gratitudine nei confronti di Tony Di Piazza: “Mi dispiace tantissimo e grazie per quello che ha fatto“, oppure “Ripensaci presidente, per favore. Siamo con te“. Questi due dei i tanti pensieri presenti sulla bacheca dell’italo-americano.

Non mancano le frecciatine nei confronti dell’altra parte della dirigenza, che in ogni caso, resta al timone della società rosanero e dovrà essere supportata per il bene del Palermo. C’è chi chiede spiegazioni immediate: “Mirri dovrà rendere conto di queste manchevolezze“. Chi si lascia andare a paragoni forse eccessivi: “Appena arrivati a capo del palermo diventano tutti uguali? Mirri come zamparini???“.

Non sono mancate anche le critiche nei confronti dell’ormai ex vice presidente del Palermo: “Sarebbe interessante sentire l’altra campana… le colpe non sono mai da una parte, quindi probabilmente anche lei ha le sue responsabilità“. Di Piazza viene anche accusato di avere dato l’ennesima delusione alla piazza rosanero: “Noi tifosi non ci meritiamo tutto questo. Lei è entrato in società sapendo benissimo cosa abbiamo passato negli ultimi 10 anni. Mi aspettavo tutt’altro che una ennesima delusione“.

SEMBRANO LONTANI GLI ANIMI DISTENSIVI DELLA SCORSA ESTATE

La decisione ufficializzata ieri ha chiuso una stagione partita con l’entusiasmo delle figure che avevano permesso la rinascita del Palermo. Sembrano lontani i tempi in cui fianco a fianco, Mirri e Di Piazza mostravano orgoglio comune per la nuova avventura che si avviavano ad affronte. Questo entusiasmo però, nel corso dei mesi, si è affievolito sempre di più e le vicende che sottolineavano vedute differenti all’interno della dirigenza sono state abbastanza evidenti. Tanto da portare all’inevitabile rottura confermata nella giornata di ieri ma già decisa da tempo.

CHIAREZZA E TRASPARENZA TANTO PROCLAMATA QUALCHE MESE FA

Nel mese di agosto del 2019, il nuovo Palermo era nato sotto il segno della trasparenza e chiarezza di intenti. Ciò che i tifosi si chiedono in questo momento, nonostante le svariate ipotesi e punti di vista presenti sui social, è altrettanta trasparenza da parte della dirigenza che, con o senza Di Piazza, dovrà garantire un futuro decoroso per una piazza come quella di Palermo. Intanto, per il bene della squadra e per la gioia dei tifosi e, in secondo luogo, per evitare corsi e ricorsi storici di fatti accaduti nel recente passato rosanero.

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