Dici 29 maggio, e t’illumini di rosa: Miccoli “Balza” fra Delio, Ama, Edi…

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(eb) Dici 29 maggio, e t’illumini di rosa. La data riporta a fotogrammi diversi, ma tutti di tonalità sgargianti sotto il profilo delle emozioni. Quel giorno il Palermo riconquistò il salto in Serie A, sempre quel giorno festeggiò e mise le mani sull’accesso in coppa Uefa, ancora quel 29 colorò Roma per l’atto finale della coppa Italia.

Dei Palermo più belli, è stato certamente Fabrizio Miccoli uno dei simboli calcisticamente più luminosi e trascinanti. Insieme a lui, una serie infinita di talenti ha dipinto uno dei quadri più belli della storia del club rosanero. E l’ex Romario del Salento s’è immerso fra i ricordi di quelle squadre e di alcuni grandi compagni.

palermo curva coppa italia roma
La curva rosanero a Roma, per la finale di coppa Italia

FRA BALZA, MIGLIACCIO E AMAURI

“Ero molto legato, ai tempi in cui giocavo al Palermo, a Federico Balzaretti. Perchè al di là dell’essere grandi amici giocavamo entrambi sulla fascia sinistra. E Poi Migliaccio, con il quale è rimasto un bel rapporto anche fuori. Correvano per me entrambi – ha ricordato sorridendo Miccoli a Tmw -. E che dire anche di Amauri? Ho un grande rimpianto per averci giocato poco. In quel Palermo potevamo divertirci di più. Era davvero forte, sia fisicamente che tecnicamente. Eravamo completamente diversi ma insieme eravamo molto forti”.

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Francesco Guidolin e la gioia per la promozione in Serie A

“ASSIST” A CONTE

Sulla giostra dei campioni è salito anche Edinson Cavani, che Miccoli ha definito “giocatore straordinario, una macchina da gol incredibile. A Palermo forse – ha proseguito – non ha dimostrato tutto quel che poi è riuscito a dimostrare a Napoli. Non pensavo avesse fatto la scelta giusta e invece mi sono dovuto ricredere. Si tratta di uno degli attaccanti più forti al mondo. Lo vedo bene nell’Inter di Conte, è adatto ai suoi schemi. Fisicamente sta bene, nonostante i 33 anni”.

Capitolo tecnici. L’ex numero dieci rosanero tira in ballo Delio Rossi e Ballardini. “Mi hanno dato tanto e spero di aver dato tanto anche a loro. Cosmi – ha concluso – mi ha dato la possibilità di esordire a Perugia, ma anche Zenga“.

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