Un tema molto discusso in questi giorni nel mondo del calcio è proprio quello della riapertura degli stadi. Con la ripresa del primo campionato infatti, club e Lega stanno chiedendo sempre più a gran voce che i tifosi facciano al più presto ritorno all’interno degli impianti sportivi per questo finale di stagione. A supportarli il parere di diversi esperti nonchè quello dei numeri, sempre migliori, legati alla diffusione della pandemia.
NUOVI SISTEMI PER ELIMINARE QUESTO TIPO DI EPISODI
In tal senso, si stanno muovendo anche molti ministri, i quali, negli ultimi giorni hanno aperto spiragli incoraggianti. Ed ecco che, sui tavoli delle alte sfere del calcio vengono già elaborati i primi piani affinchè gli stadi riaprano al più presto i battenti ai tifosi, sia pure in piccola parte. Va anche detto che questa, potrebbe essere l’occasione adatta per attuare una completa rivoluzione del sistema. Come pure si augura lo stesso Ministro dello sport, Vincenzo Spadafora. Commentando i disordini e gli scontri di ieri al Circo Massimo tra esponenti di Forza Nuova e frange estreme degli Ultras, ha infatti ribadito l’intenzione di adottare il pugno duro contro il tifo violento. Nelle sue parole la volontà di valutare nuovi sistemi per eliminare siffatti episodi.“Il tifo violento, non avrà nessuno spazio alla riapertura, speriamo presto, degli stadi del nostro Paese”.
VALORE DELLO SPORT E PASSIONE CALCISTICA
“Condanno fermamente e senza appello gli scontri di ieri al Circo Massimo – scrive Spadafora sul proprio profilo facebook –, animati da Forza Nuova e da alcune frange estremiste dei gruppi ultras. Devastare città, aggredire giornalisti e forze dell’ordine, lanciare insulti e minacce antisemite è quanto di più lontano possa esserci dai valori dello Sport e dalla passione calcistica. Non basta però la condanna: le formazioni neofasciste nel Paese vanno sciolte, le sedi come quelle di CasaPound liberate e restituite alla cittadinanza”.
“SONO PERSONE CHE PROPAGANO ODIO E VIOLENZA”
Spadafora chiede condanne pesanti: “Sono certo che il Questore saprà indicare le sanzioni più dure per chi si è reso protagonista di questa barbarie. Il tifo violento, non avrà nessuno spazio alla riapertura, speriamo presto, degli stadi del nostro Paese: sono già allo studio strumenti avanzati e sanzioni ancor più severe – conclude Spadafora -. Ieri abbiamo avuto anche un’altra conferma: le persone che propagano odio e violenza sono talmente accecate e scarsamente intelligenti che finiscono anche per picchiarsi tra loro“.
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