Di Piazza fa un passo indietro sulle dimissioni, Mirri dice no

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Tony Di Piazza avrebbe voluto ricucire lo strappo, e riprendere in mano il ruolo che fino ad un mese fa era stato chiamato a ricoprire. Ovvero, quello della vicepresidenza del Palermo, al fianco di Dario Mirri.

Nei giorni scorsi lo stesso Di Piazza lo avrebbe fatto presente, più volte, tramite gli avvocati al suo socio, nel tentativo di riportare la pace in casa Palermo. Insieme alla possibilità di ritirare le dimissioni, l’italo-americano chiedeva di poter essere informato maggiormente delle decisioni prese in seno alla società. La riunione di ieri avrebbe dato, sotto questo punto di vista, esito negativo. La richiesta dell’italoamericano sarebbe stata respinta, e le “distanze” sono rimaste le stesse dell’ultimo incontro fra i componenti del club.

I PERCHÉ DELLE DIMISSIONI

Poco o nulla, insomma, è cambiato dopo l’assemblea che si è svolta ieri, martedì 9. Incontro nel quale, come è emerso, lo stesso imprenditore è tornato a chiarire i motivi che da poche settimane lo hanno spinto alle dimissioni dalla vicepresidenza. Si è ridiscusso, dunque, degli obiettivi fissati all’inizio della stagione, la prima da “dilettanti”, che delle varie occasioni – già portate a conoscenza dallo stesso Di Piazza – che hanno portato alle frizioni con gli azionisti di maggioranza della società.

Sarebbero stati messi sul piatto, inoltre, gli eventi già citati di recente, quali le notizie in merito a decisioni dalla società apprese dal Di Piazza dalla stampa e non direttamente dai soci o dall’amministratore delegato, oltre a vari “piccoli dispetti” che non si confanno ad una serena convivenza tra soci.

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