Sponsorizzazione del Comune? Si può: accordo in vista

Sembrava che la sponsorizzazione del Comune non fosse possibile, invece una legge dello scorso anno concede questa possibilità

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Si era detto e scritto che l’accordo di sponsorizzazione tra il Comune e il Palermo Fc era impossibile da realizzare, perché la legge 122/2010 vieta alle pubbliche amministrazioni di concedere sponsorizzazioni. Questo ha complicato, e non poco, l’iter dell’accordo che dovrebbe permettere alla società rosanero di giocare le partite casalinghe al Barbera. In proposito, nell’edizione odierna di “Repubblica Palermo” si può leggere invece che i tecnici si sono accorti dell’esistenza di un’altra legge dell’anno scorso, che invece prevede possa esistere una sponsorizzazione. Certo, non ci sarà i logo “Comune di Palermo” scritto sulle maglie. Ma coinvolgerà invece la società in una serie di attività sociali compensative sul territorio e nei quartieri per conto della città.

barbera

POSSIBILE LA SOLUZIONE

Il pesante canone annuale di 341 mila euro richiesto da Comune potrebbe essere abbattuto fino alla metà da un accordo biennale rinnovabile di sponsorizzazione. Insieme ad altre controprestazioni sociali. Nella bozza dell’accordo è stato inserito un ordine del giorno, con il quale il Consiglio comunale dà mandato alla Giunta di stipulare un accordo sulla base di un regolamento sulle attività sportive già esistente. Sarebbe possibile quindi chiudere così la querelle della concessione del “Barbera” per i prossimi sei anni. La discussione in aula oggi, ma non è da escludere che il voto finale possa slittare a domani o anche dopodomani.

QUESTIONE PUBBLICITÀ

Anche perché c’è ancora da risolvere la spinosa questione pubblicità. Ci sono state le multe del marzo scorso per i pannelli esterni del Barbera. Queste iniziative hanno sorpreso la società rosanero, e hanno dato adito a un contenzioso. Ma da ambienti del Comune arrivano assicurazioni che, a quanto pare, non ci dovrebbero essere preclusioni a concedere per la pubblicità gli spazi disponibili nello stadio, a patto che ci siano le relative autorizzazioni come prevede la legge. Inoltre, oltre all’argomento pubblicità, altri accordi vanno trovati anche sulla disponibilità dei posti dello stadio in relazione al Covid-19, e sulla manutenzione ordinaria e straordinaria.

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