Palermo, Catania e Trapani: verso la ricomposizione della Sicilia del calcio

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Siamo ormai al termine del campionato di serie B e man mano si stanno delineando le prossime avversarie del Palermo in campionato. L’ipotesi più realistica, per gli appassionati siciliani, è quella di poter assistere ad una categoria professionistica composta dalle tre più importanti squadre della Sicilia al momento: Palermo, Catania e Trapani.

RICORDIAMO IL LONTANO 2007

Sono passati circa 13 anni da quanto il Palermo non militava in massima serie in dolce compagnia di altre due squadre siciliane: Catania e Messina. In quel periodo l’isola godeva sicuramente il suo massimo splendore a livello calcistico, prima del declino culminato con il termine della gestione Zamparini dei rosanero. Quest’anno se sarà confermato, sarà un’annata ancor più particolare, vista la presenza anche della Sicula Leonzio, che dal 2017 gioca stabilmente in Serie C.

Catania

TRAPANI CON UN PIEDE IN C

È bene ribadire però che ancora non è ufficiale la presenza di Catania e Trapani nel girone dei rosanero perché a mettersi in mezzo sono i problemi economici e di campo. La squadra di Castori non è ancora ufficialmente retrocessa, ma per la permanenza nella serie cadetta per i granata dovrebbe verificarsi un autentico miracolo. Molto più semplice sarebbe la strada che passa per il ricorso, che in caso di vittoria permetterebbe ai siciliani di recuperare i due punti di penalizzazione persi a campionato in corso.

I PROBLEMI ECONOMICI DEL CATANIA

La nuova società etnea, invece, deve fare i conti con i debiti lasciati dalla passata gestione Pulvirenti. Ecco perché alla Sigi servono circa due milioni di euro per poter iscrivere i rossoblu in serie C entro il 5 agosto. I soldi potrebbero essere ottenuti dalle cessioni dei calciatori più forti della rosa, addii che, anche se pesanti, servirebbero comunque a salvare la barca dal nubifragio. I tempi sono stretti per evitare il rischio di ripartire dai dilettanti.


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