Quattro allenatori sono creditori del vecchio Palermo per 890 mila euro

Assieme ai tanti creditori che ancora aspettano il pagamento dei crediti vantati verso l'Us Città di Palermo, ci sono quattro ex allenatori

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La lista dei creditori dopo il fallimento dell‘Us Città di Palermo è lunga, e contiene un elenco di ditte e soggetti che non sanno quando potranno vedere soddisfatto il loro credito. Fra i creditori figurano anche quattro vecchie conoscenze dei tifosi rosanero. Quattro allenatori che sono stati a libro paga dell’Us Città di Palermo negli ultimi campionati disputati prima del fallimento. Per Roberto De Zerbi occorre risalire alla stagione 2016/17. Il presidente di allora, Maurizio Zamparini, dopo le dimissioni di Ballardini alla seconda giornata, aveva individuato nell’attuale allenatore del Sassuolo l’uomo giusto per il campionato del Palermo in serie A.

LA CLAUSOLA DI DE ZERBI PER 400 MILA EURO

Invece, come ancora ricorda bene il popolo rosanero, fu un vero tracollo, con 10 sconfitte consecutive di cui sette in casa. L’allenatore voluto da Zamparini venne esonerato, per fare posto a Corini. Solo che il patron friulano, per convincere De Zerbi a venire a Palermo, aveva accettato di includere nel contratto una penale che prevedeva il pagamento di oltre 400 mila euro in caso di esonero. Ovviamente poi Zamparini poi ha contestato questa clausola, che invece il Collegio arbitrale della Lega, il giudice fallimentare e la curatela definirono legittima. Solo che il buon De Zerbi per vedere questa somma deve sperare in un attivo del fallimento di 34 milioni di euro, perché non è un creditore privilegiato ma un creditore semplice.

STELLONE, TEDINO E DELIO ROSSI

A differenza di De Zerbi, invece gli allenatori della stagione 2018/19, l’ultima dell’Us Città di Palermo, che ancora aspettano di essere pagati, rientrano fra i creditori privilegiati. Il Giornale di Sicilia elenca cifre precise. Stellone vanta un credito di 228.276 euro, Tedino 154.366 e Delio Rossi 110 mila euro, quanti ne aveva chiesto per firmare un contratto per due mesi. Senza condizioni legate ai risultati e senza altri bonus economici. De Zerbi, Stellone, Tedino e Delio Rossi, a più di un anno dal fallimento dell’Us Città di Palermo, attendono ancora i loro soldi. Se può consolarli, sono in buona compagnia.


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