Palermo Store, la storia si arricchisce di un nuovo capitolo

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Importanti notizie arrivano dal fronte che vede scontrasi il nuovo Palermo di Mirri e Di Piazza ed i vecchi store ufficiali del U.S. Palermo Calcio. Da questa storia controversa, almeno per il momento, ne esce vincitore il SSD Palermo, la nuova società nata dal fallimento del vecchio club rosanero appartenuto prima a Zamparini, poi ai Tuttolomondo. Il duo d’imprenditori attualmente al vertice del nuovo Palermo non ha concesso ai vecchi negozi la possibilità di vendere i prodotti del merchandising ufficiale firmato da Robe di Kappa. Le conseguenze di questa scelta, legittima, hanno scatenato una reazione a catena che segnerà indissolubilmente il settore vendite della società.

CHIUDE IL PALERMO STORE DI CONCA D’ORA: IL MESSAGGIO FACEBOOK

È caos per i vecchi store ufficiali del Palermo. La nuova società non ha concesso le licenze per vendere i prodotti ufficiali del SSD Palermo ed i gestori dei negozi sono andati in enorme difficoltà: il punto vendita di via Maqueda resterò attivo, quello dello stadio ha ancora i sigilli mentre lo store del cento commerciale Conca d’Oro ha definitivamente chiuso i battenti. Nelle ultime ore, i proprietari hanno diramato un comunicato sulla loro pagina Facebook spiegando i motivi della chiusura:

Da ottobre 2015 abbiamo gestito questo piccolo negozio con tanta passione. Quattro anni bellissimi insieme a voi. Il nostro staff ha cercato di dare il massimo ed essere a disposizione dei nostri magnifici clienti e tifosi rosanero. Con l’occasione vogliamo ringraziare la direzione del Conca D’oro per la fiducia, in particolare il direttore Biagianti e Paola Merendino. Grazie agli ex responsabili marketing dell’Us città di Palermo Enrico Busto e Federico Fornaris per averci scelto e rinnovato la fiducia di anno in anno.
Dopo anni di tanto lavoro dietro le quinte siamo fieri ed orgogliosi di quello che abbiamo realizzato a Palermo per la prima volta…! Questo permettetecelo. Gli attestati di stima ricevuti ci danno la forza per andare avanti sempre a testa alta. Un abbraccio sincero a tutti voi”.

Nei commenti sotto al post, i gestori hanno anche spiegato che i contatti con Mirri e Di Piazza non si sono mai verificati: la nuova proprietà, infatti, non ha mai risposto agli appelli del negozio del centro commerciale. Una scelta legittima che ha ucciso, purtroppo, un altro vecchio punto vendita togliendo lavoro ad altre persone.