La nord presente al rientro in città, un assaggio di calore palermitano

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Il Palermo ha concluso il ritiro a Petralia Sottana. Causa le restrizioni imposte dal protocollo adottato dalla società per l’emergenza Covid non si è assistito al bagno di folla dello scorso anno. Non che sia mancato l’abbraccio di qualche gruppo dei tifosi ma inevitabilmente i giocatori, soprattutto i nuovi, non hanno potuto percepire quale clima respira questa città quando si parla dei colori rosanero. I nuovi paladini che indosseranno la maglia del Palermo nel prossimo campionato non si aspettavano l’accoglienza a loro riservata al rientro in sede.

Nel percorso che il pullman doveva fare, la curva nord 12 ha fatto trovare degli striscioni di benvenuto e davanti lo stadio un nugolo di tifosi ha intonato cori, accompagnati da fumogeni rigorosamente di colore rosa. Gli inviti ad onorare e difendere la maglia sono stati fatti leggere alla comitiva di ritorno dalle Madonie e chi ancora tra gli atleti non lo avesse percepito ha compreso quale sarà l’atmosfera che si potrebbe respirare da qui al prossimo mese di maggio. Il tifoso ovunque è un innamorato della maglia della propria squadra ma qui, come in poche altre parti, chi la indossa viene adorato e anche coccolato.

IN ATTESA DI RINFORZI COME ASPETTANDO GODOT

Ai tifosi che chiedono la promozione come unico obiettivo, come recitava uno striscione posizionato ieri proprio davanti l’ingresso del Barbera, interessa più di ogni altra cosa che i calciatori giochino col cuore prima che con le gambe. Lo hanno capito i ragazzi e lo sa la società che ha tenuto a ringraziare con un comunicato i propri supporters. Poco importa a questi ultimi se al momento la squadra non è al completo, se arriverà un centrocampista o un attaccante. Loro hanno la pazienza di Didi e Gogo che in un romanzo di Samuel Beckett stanno a decidere se andare o rimanere aspettando Godot.

Rimangono e rimarranno sempre in attesa di qualcuno che inviando un messaggero li rassicura che egli verrà sicuramente domani. Non è questo il momento per lanciare ultimatum. La festa rosanero è appena cominciata ed è un peccato che il calore non potrà essere presente nel catino del nostro stadio. Ai calciatori non mancherà il sostegno e la società da qui alla fine del mercato avrà la possibilità di completare l’organico e di presentare i vari Godot da tempo promessi. I tifosi, come i due barboni di Beckett, aspetteranno, ma lo faranno uniti da una corda sempre più stretta che altro non è che un cordone ombelicale che li lega ai loro colori.


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