Sciopero AIC: la FIGC tenta di trovare un compromesso

Ancora contrasti forti tra calciatori e Lega serie C, ma c'è il tentativo della federazione calcistica nazionale di trovare una soluzione

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Prosegue la battaglia tra i calciatori e la Lega di serie C. Battaglia che potrebbe far slittare la prima giornata di campionato, in programma il prossimo weekend. L’Associazione Italiana Calciatori, nei giorni scorsi infatti, ha indetto uno sciopero come protesta contro il vincolo della registrazione dei 22 calciatori per affrontare la prossima stagione.

sciopero

RISCHIO DI RINVIO DELLA PRIMA GIORNATA DI SERIE C

Lo sciopero indetto dall’AIC, in programma il prossimo 27 settembre, rischia di far saltare l’avvio della stagione calcistica 2020/2021. Nelle settimane precedenti, il sindacato dei calciatori aveva chiesto alla Lega di serie C la modifica della regola che prevede un tetto massimo di 22 calciatori per squadra da poter iscrivere alla prossima stagione. La richiesta degli atleti sarebbe quella di eliminare questo vincolo. La lega di terza serie, dal canto suo, dichiara fondamentale questo limite, al fine di tutelare economicamente le società, dopo l’emergenza Covid-19 e i minori introiti economici che ne sono derivati. Dura la sanzione, nel caso una società decidesse di aderire allo sciopero e di non scendere in campo domenica: 0-3 a tavolino e -1 in classifica.

L’INTERVENTO MEDIATORE DELLA FEDERAZIONE

Se il braccio di ferro tra Associazione Calciatori e Lega serie C non tende ad allentarsi, c’è, nelle ultime ore, l’intervento della FIGC, con l’intenzione di far da mediatore e trovare una soluzione di compromesso. Tra le proposte della federazione nazionale ci sarebbe quella di estendere l’iscrizione dei calciatori da 22 a 25. Inoltre, previo parere del Governo e del Comitato Tecnico Scientifico, si starebbe valutando l’ipotesi di apertura degli stadi anche in serie C, seguendo l’esempio della massima serie, con l’ingresso di mille spettatori ad ogni partita.

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