Si ritiene una vittima e accusa i Tuttolomondo. In una intervista rilasciata al Giornale di Sicilia e pubblicata oggi, Zamparini non ha dubbi: «Ho subito un danno enorme – dice-, perché adesso tireranno in ballo anche me. Credo però nella giustizia, anche se magari ci vorranno anni»
LA RESPONSABILITÀ È DELLA ARKUS
L’ex presidente rosanero accusa i Tuttolomondo di avere fatto fallire l’Us Città di Palermo perché non l’hanno iscritta al campionato, perdendo così cinquanta milioni di patrimonio. «Mi spiace che la società sia fallita. Ma non è fallita certamente per me. Hanno fatto delle porcherie talmente grosse…»
COME MAI SI È FIDATO DI TUTTOLOMONDO, ALLORA?
«Quando ho visto Albanese ero tranquillo, l’ho vista come una garanzia». Risponde così Zamparini quando il cronista gli chiede perché non ha fatto una ricerca preventiva su questi signori. Poi aggiunge: «Questi disgraziati invece non si sono neanche iscritti al campionato. Servivano 4-5 milioni di stipendi e se fossero state delle persone perbene, non sarebbero arrivate fin lì. Bastava iscriversi e vendere 3-4 giocatori, come fatto l’anno prima».
RISVOLTI PENALI
Gli viene chiesto se teme i risvolti penali di questa vicenda. «Penalmente non ho fatto nulla – risponde sicuro. C’è una sentenza del marzo 2018 secondo cui il Palermo non era insolvente. Però aspetto che la giustizia faccia il suo corso».
ZAMPARINI FA IL TIFO PER LA SSD PALERMO
Infine, quando gli viene ricordato che il Palermo è ripartito dalla serie D, tiene a precisare che, nel caso si fosse arrivati al concordato, era sua intenzione cedere tutte le attrezzature della palestra al Sindaco. Che poi le avrebbe date alla nuova società. E assicura: «Sto facendo il tifo per il nuovo Palermo. Gli auguro di andare rapidamente in Serie A»
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