C’è una Sicilia che piange mentre Palermo sorride

"SE ATENE PIANGE, SPARTA NON SORRIDE". IN SICILIA NON È ESATTAMENTE VERO...

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Stessa Regione, stesso ceppo d’appartenenza ma è tutto così diverso, in Sicilia. I turisti, ma gli stessi siciliani, sono soliti stupirsi della varietà di paesaggi, monumenti, usanze e dialetti che imperversano in una delle due isole maggiori italiane. Tanti micro-mondi che, fusi insieme, creano l’universo che fece innamorare ogni popolo conquistatore che ha lasciato, nel corso dei secoli, una traccia indelebile della sua dominazione incrementando il valore cultura (e sociale, ndr) del lembo di terra che emerge nel cuore del mar Mediterraneo. Anche nel mondo del calcio, le diverse squadre della Trinacria risultano diverse una dall’altra. Attualmente, c’è una Sicilia che piange mentre Palermo sorride. Scopriamo insieme il perché di questa enigmatica frase.

Sicilia-Squadre Palermo mar Mediterraneo

GUAI SERI PER TRAPANI E CATANIA, MENTRE VOLA L’AQUILA PALERMITANA

Palermo ride. Le altre siciliane molto meno. Mentre i rosanero si godono i frutti della rinascita colti in Serie D fino a questo momento (8 vittorie su 8 in campionato) dopo lo schiaffo del fallimento sferrato dai fratelli Tuttolomondo, le altre società della Sicilia vivono momenti tetri che mettono in discussione il futuro. Partiamo dalle due situazioni più spinose: il Trapani attende la decisione del tribunale sul contenzioso fra Alivision Transport di Fabio Petroni e la FM Service di De Simone. Il verdetto è atteso a breve. L’organo dovrà decidere sull’istanza cautelare di auto-sequestro delle quota del club granata presentata da Fabio Petroni (Alivison): il prossimo 26 ottobre, infatti, il socio Heller dovrebbe versare una rata da 75 mila euro a FM Service per l’acquisizione delle quote del club. Alivision, però, si sente creditrice.

Un mancato accordo tra le due parti porterebbe il congelamento della situazione e metterebbe, quindi, in dubbio il futuro del Trapani, attualmente militante in Serie B. Anche il Catania sembra non avere pace: Pulvirenti, proprietario del club, cerca compratori ma nessuno, per il momento, si è palesato per ripianare la situazione economica dei rossoblu. Intervistato da Corner, il patron degli elefantini ha dichiarato: “Problemi di liquidità? Non voglio rispondere, faccio parlare i fatti. Le società di calcio vivono di scadenze, se non si paga arrivano le penalizzazioni, ma noi abbiamo rispettato regolarmente tutte le scadenze. Poi, io sono disposto a fare anche dieci passi indietro: chi è interessato ad acquisire il club ne parli con me e troviamo una soluzione. Leonardi? Mai incontrato. Lo Monaco? Sono d’accordo con le decisioni che prende. Se non lo fossi lo avrei già mandato via, ha la massima fiducia”.

ALTRE SQUADRE, ALTRE STORIE TRISTI TRA FICHI D’INDIA E GRANITE

L’Akragas ed il Siracusa sono terminate in Eccellenza dopo i rispettivi fallimenti mentre la Sicula Leonzio, dopo l’ottimo campionato dello scorso anno, sta registrando diverse difficoltà in Serie C: la squadra di Lentini è attualmente terzultima con 6 punti in 10 gare. Un piccolo disastro. Lo sconfortante panorama viene chiuso dalle due compagini messinesi: ACR Messina e FC Messina faticano nel Girone I della Serie D dominato proprio dal Palermo.

C’è una Sicilia che piange mentre Palermo sorride. Strana, la vita: non più tardi di qualche mese fa, la situazione era esattamente opposta. Ma lo sappiamo tutti, alla fine: “Se Atene piange, Sparta non sorride”. La decadenza del calcio in Trinacria è un male che ogni siciliano, nonostante le rivalità conclamate sul pezzo di lembo al centro del mar Mediterraneo, dovrebbe combattere e rifuggire.