Saraniti: “Il nostro obiettivo? Come minimo i playoff. Il gol per me è liberazione”

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Saraniti e il Palermo dopo un inizio di stagione difficile hanno saputo reagire. L’attaccante rosanero si è sbloccato in occasione dell’incontro con la Juve Stabia. Il numero 9 della squadra di Boscaglia è stato intervistato dal Corriere dello Sport di oggi per parlare del campionato di Lega Pro.

Il cammino del Palermo, secondo Saraniti, è ancora in salita: bisognerà centrare la qualificazione ai playoff per salire in serie B. “Stiamo facendo grandi cose, ci siamo ripresi i punti che abbiamo lasciato a causa del virus e di un avvio incerto. Il campionato è un po’ falsato – dichiara -, una settimana più tranquilla ci serviva come il pane, ora non possiamo mollare. A Palermo siamo condannati a vincere. Il nostro obiettivo? Come minimo i playoff. Il gol per me è liberazione, se poi serve a determinare il risultato la soddisfazione è massima”.

Il bomber palermitano, ai microfoni del noto quotidiano sportivo, spiega il suo mancato esordio in serie A, dopo averlo sfiorato con la maglia del Lecce: “È stato due anni fa, significa che in qualcosa avrò sbagliato. Ho contribuito alla vittoria, Liverani mi ha dato fiducia, ma a quanto pare avevo fatto il mio tempo. Vuol dire che non ero pronto per il palcoscenico della A.

Tra i tanti calciatori passati al Palermo, il 32enne si ispira in particolare a due giocatori: “Sembrerà strano, ma ho avuto due modelli: Giorgio Corona e Andrea Caracciolo. Ho visto tanti campioni passare da Palermo e mi piacevano le punte di peso come Amauri, Toni, Cavani e appunto Caracciolo. Ho sempre pensato però di seguire le orme di Corona. La nostra storia è simile. Sono ancora in tempo per la A – conclude Saraniti -, non mi pongo limiti, potrei farcela tra un paio d’anni, mi basterebbero soltanto cinque o dieci presenze. Sarebbe una favola che si realizza”.


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