Il rischio più grosso, per il Palermo di Boscaglia, l’errore da non commettere, domani al Barbera sarà quello di prendere sotto gamba la sfida con la Viterbese, penultima in classifica, con soli sette punti in undici partite. È l’ultima gara da recuperare, per il Palermo, la penultima tappa di un logorante tour de force di partite ogni tre giorni, cominciato a novembre per finire domenica prossima a Foggia, che, comunque, al Palermo ha fruttato quattro vittorie, due pareggi e una sconfitta, quella all’ultimo secondo, contro la Turris.
Un ruolino che ha consentito ai rosanero di scalare la classifica fino alla zona playoff; con una vittoria, la squadra di Boscaglia con 18 punti potrebbe approdare al sesto posto, con Foggia e Juve Stabia, o al settimo se il Catania, che ha 16 punti, dovesse vincere il suo recupero col Bisceglie, al Massimino. Domani in campo saranno anche Potenza e Avellino, con gli irpini attualmente appaiati al Palermo, e Casertana e Vibonese.
UNA SQUADRA IN CRISI
La Viterbese che arriverà al Barbera per recuperare la gara rinviata il primo novembre per Covid, è in piena crisi di risultati e di gioco. A nulla è servito il cambio di allenatore di metà novembre: esonerato Maurizi, al suo posto è arrivato Taurino, quando già l’ex rosanero Bruno Caneo si sentiva sulla panchina dei laziali, dopo l’interregno del tecnico della Primavera, Boccolini che ha portato l’unico punto dei gialloblù nelle ultime quattro partite. Con Taurino, sono arrivate due sconfitte in due gare, l’ultima in casa col Foggia.
A nulla è servito nemmeno il ritiro deciso dalla società, che ha licenziato pure il consulente di mercato Franco Zavaglia, né la dura contestazione dei tifosi è servita a scuotere una squadra che, per bocca del suo tecnico ha poca personalità e troppa paura e che commette troppi errori. Soprattutto in attacco, evidentemente, se è vero che segna col contagocce: appena 7 gol in totale, il peggiore reparto offensivo del girone, con gli attaccanti Rossi e Tounkara assoluti protagonisti con tre reti a testa, ma a secco da due gare. E l’astinenza da gol ha innervosito lo stesso Rossi, viterbese doc, che ha preso davvero male la sostituzione nel corso della sfida interna col Foggia.
PALERMO, ATTENTO AI PERICOLI
Insomma, il rischio di prendere sotto gamba l’impegno di domani c’è tutto, ma contro avversari sulla carta inferiori, il Palermo ha avuto fin troppe difficoltà nello sfondare il muro difensivo, nel trovare il ritmo giusto, il numero di giri che consente al motore della squadra di andare al massimo e creare occasioni per creare problemi a una difesa che fin qui ha preso 14 gol, non poi tantissimi. Qui la garanzia, anzi, le garanzie, le danno il grande impegno e la voglia sempre dimostrata dai giocatori rosanero, che in campo danno sempre il massimo, e il tecnico Boscaglia, sempre capace di caricare i suoi uomini. Vincere è essenziale per continuare nella risalita in classifica, verso posizioni più adeguate alle ambizioni di società e tifosi e alle qualità di questo gruppo.
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