Vittorio Di Simone torna in libreria con “L’Aquila D’oro, la storia dello sport a Palermo”. Edito da Serradifalco editore, il libro sarà da questo mese in libreria e online.
I temi del libro
Un volume di oltre 600 pagine che si prefigge lo scopo di divenire la più completa ricerca sullo sport nella città di Palermo mai realizzata prima d’ora. Un fil rouge tra le discipline che hanno fatto segnato le tappe più importanti della storia sportiva del capoluogo siciliano, dal ‘700 fino al 2020, tra giochi arcaici e giochi di strada, fino allo sport moderno.
Il tutto proposto come una meticolosa ricerca politico-sociale che ripercorre tutte le tappe che lo sport ha attraversato nelle varie epoche, per meglio comprenderne la complessa dialettica fra nazionalizzazione, modernizzazione e democratizzazione, cui lo sport europeo di fine Ottocento fu coinvolto attraverso il rilancio delle olimpiadi moderne.
All’interno del libro, ci sono storie, manifestazioni ed un centinaio di biografie dei campioni che narrano la crescita dello sport post bellico e, successivamente, dal 1950 al 2020 dei finanziamenti pubblici e delle sponsorizzazioni.
Vittorio Di Simone nel suo libro descrive l’importanza di grandi mecenati come il caso della famiglia Florio, ideatrice dell’omonima Targa Florio. All’interno del volume anche la storia del Giro d’Italia in Sicilia, le manifestazioni sportive all’epoca del fascismo, l’atletica leggera dagli anni ‘50 ai ’70. Ma anche il calcio, con gli arbitri che hanno fatto grande la squadra del Palermo, le manifestazioni pugilistiche della Sicilia e tanto altro ancora.
Di Simone: “Libro destinato a rimanere nel tempo
“La storia che lega lo sport alla città di Palermo ha origini molto antiche. In tempi preistorici i graffiti che ritroviamo tutt’oggi nella grotta Niscemi e nelle grotte situate lungo Monte Pellegrino o in quelle dell’Addaura, ne sono un esempio. Compaiono raffigurati, infatti, uomini le cui movenze sembrano quasi tratte da un’esibizione olimpica – spiega Vittorio Di Simone – ed è possibile addirittura quasi scorgere piccole manifestazioni agonistiche tra individui apparentemente appartenenti a due gruppi rivali.
Lo sport si consoliderà con la nascita delle società, delle associazioni, delle federazioni e dei circoli sportivi; fino a giungere all’idea che ne abbiamo ai giorni nostri”.
Giovanni Serradifalco, editore di Serradifalco Editore, chiosa entusiasta l’ultimo lavoro di uno degli scrittori contemporanei più preparati, precisi ed appassionati dello sport siciliano. “Un importante libro frutto di un lavoro minuzioso, ricchissimo di contenuti. Ho deciso di pubblicarlo per dare compimento al lavoro straordinario dell’autore – afferma Serradifalco – un libro destinato a rimanere nel tempo come raccolta completa di storia, storie e manifestazioni di sport a Palermo, oltre che tributo a uomini e donne che hanno reso importante lo sport nel capoluogo siciliano.
Atmosfere e momenti della storia dello sport e della città, affiorano tra le pagine del libro con una ricchezza di contenuti, a volte sconosciuti o dimenticati che appassionano e coinvolgono tanto chi le ha vissute, quanto i più giovani. Dettagli quasi introvabili impreziosiscono le oltre seicento pagine del volume. Il libro è già disponibile in libreria e online”.
Chi è Vittorio Di Simone
Vittorio Di Simone, laureato in scienze politiche all’università degli studi di Palermo, ha prestato servizio presso l’Enel. E’ stato un calciatore del Palermo dal ’55 al ’58. Consulente per lo sport per enti pubblici e privati. Esperto di organizzazione sportiva e marketing, è stato il patron della Targa Olimpica Palermo.
Autore di numerosi libri, molti dei quali incentrati sul mondo dello sport.
Nei momenti brutti e difficili – particolarmente- cerca di trovare un alleato nel libro. Un libro che parla, racconta, scrive, la storia antica e moderna dello sport palermitano. Dal titolo l’Aquila d’Oro, un tomo di 624 pagine edito da Serradifalco. Il libro è fondamentale per la tessitura, la coerenza, l’impegno dell’autore. Una scelta di fedeltà che segna l’inizio di un cammino lungo almeno trecento anni. Di uomini e di sportivi praticanti coraggiosi e idealisti, passionali. Dai giochi di strada e dei nobili, alle Federazioni sportive, alle società sportive, al Fascismo, ai circoli privati, alle leggi e ai regolamenti, al lavoro, alle case, al piano regolare, ai Borboni, ai moti rivoluzionari, alla Azione Cattolica, agli oratori, ai Florio, agli impianti sportivi, nulla è stato dimenticato.
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