Quanti scontri diretti nella diciottesima giornata. Il Palermo deve approfittarne

Teramo-Avellino, Bari-Turris e Foggia- Juve Stabia possono accorciare la classifica a beneficio dei rosanero

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Premessa numero uno: il Palermo deve vincere a Cava de’ Tirreni, e su questo non ci sono dubbi. Perché, premessa numero due: ognuno è artefice del proprio destino e chi conta sull’aiuto altrui, spesso, finisce con un pugno di mosche in mano. “Homo faber ipsius fortunae”, diceva il romano Appio Claudio Cieco, l’uomo è artefice della sua fortuna. Vale anche per le squadre di calcio che devono saper cogliere le opportunità, quando si presentano.

E questa diciottesima giornata del girone di andata offre ai rosanero la chance di accorciare la distanza dalle squadre che li precedono in classifica, grazie a una serie di scontri diretti tra le formazioni che occupano i posti dal terzo all’ottavo posto, concentrati tra oggi e domani. Roberto Boscaglia, ancora ieri ha ripetuto che lui non guarda alla classifica, ma cominciare a fare calcoli per guadagnare posizioni importanti in vista di un piazzamento favorevole in zona play off non fa male.

E torniamo alla prima premessa. Vincere per fare punti, per smentire statistiche e precedenti poco favorevoli e per sovvertire un trend in trasferta davvero deficitario per il Palermo. Fuori dal Barbera, i siciliani hanno vinto soltanto una volta, a Castellammare di Stabia, contro una diretta concorrente, pareggiato tre partite, una a Terni contro la schiacciasassi del girone, e perso tre: a Foggia e a Teramo, altre formazioni da alta classifica, e poi a Bisceglie, forse la peggior prestazione della stagione.

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Vincere, poi, per rasserenare un ambiente scosso dalla decisione di Tony Di Piazza di formalizzare il divorzio da Dario Mirri. Una mossa che ha spaccato in due la tifoseria palermitana, alimentando dubbi e perplessità sulla consistenza di una proprietà alla quale in troppi, avvinti dalla nostalgia di un recente passato glorioso, ma sfociato nel fallimento, chiedono risultati immediati piuttosto che una programmazione finalizzata a dare solide basi a un progetto che guarda lontano. Vincere, infine, per dare corpo alla premessa numero due, perché se il Palermo non infila una serie positiva, fuori casa come al Barbera, ogni calcolo, così come qualsivoglia ambizione, resterà sterile esercizio aritmetico.

ANALISI DEGLI AVVERSARI

La Cavese è, classifica alla mano, la peggior squadra del girone, col peggior attacco, con il peggior rendimento casalingo; è arrivato il nuovo allenatore, Sasà Campilongo, uno che conosce ambiente e categoria, ed è arrivato il primo acquisto dal mercato, anche se definire Sergio Bubas, appena arrivato dalla Juve Stabia, un rinforzo sembra più un auspicio, per le aquile campane che un dato di fatto: in tredici presenze e quasi 490 minuti giocati, il trentunenne di Esquiel ha segnato un solo gol, al Potenza, il 12 dicembre scorso. Ha già affrontato, quest’anno, il Palermo, con la maglia delle Vespe stabiesi, senza lasciare il segno. Campilongo, comunque, lo ha convocato per la sfida di oggi.

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GLI ALTRI CAMPI

Fatto il suo dovere e centrato l’obiettivo, il Palermo potrà aspettare il risultato delle rivali, impegnate in una serie di scontri diretti. Si comincia con Teramo-Avellino, big match di giornata, oggi alle 17,30. Sfida da alta classifica tra due squadre appaiate al terzo posto, con 27 punti. Non sono due formazioni in splendida forma. Prima della sosta natalizia, il Teramo aveva un bilancio di sei partite senza vittorie e l’Avellino aveva sommato due sconfitte in cinque partite (le altre, però erano state vittorie).

Gli abruzzesi, in casa dopo cinque vittorie sono incappati in due pari consecutivi, l’ultimo proprio contro la Cavese; l’Avellino, prima della crisi di dicembre, in trasferta aveva fatto benissimo, con tre successi di fila, uno dei quali proprio a Palermo. Pronostico, dunque, estremamente incerto in cui la divisione della posta sarebbe il risultato migliore. Partita da seguire, comunque.

Impegni fuori casa per il Catania in serie positiva e per la Turris; ma se la formazione siciliana nel lotto delle terze in classifica, pur con qualche assenza, sembra abbordabile, contro la Casertana penultima in classifica, i campani andranno a far visita al Bari, domani e dovranno confermare la loro capacità di far male fuori dalle mura amiche dove hanno già vinto a Palermo oltre che a Bisceglie e a Cava de’ Tirreni, Caserta e pareggiato a Avellino, Foggia, Catania e Terni, perdendo soltanto a Catanzaro. Altro match da seguire, sarà quello di lunedì sera, tra Foggia e Juve Stabia; i campani hanno soltanto un punto in più del Palermo, 22 contro 21.

In sostanza, il Palermo dovrà guardare con interesse le gare della diciottesima giornata, con la possibilità di recuperare una sola posizione in classifica, è vero, sempre che la Juve Stabia non vinca allo Zaccheria, ma di accorciare le distanze sulle altre che lo precedono. Ma, la chiusura si chiude come un cerchio sulla premessa, occorre vincere a Cava, senza se e senza ma.

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