Ed è arrivata la nona vittoria di fila! Questo ha sancito Nola – Palermo, partita poco divertente che i rosa hanno portato a casa non senza difficoltà.
TRASFERTE SPETTACOLARI
Quando il Palermo va in trasferta ci ricordiamo in che serie ci troviamo. Tra stadi che sembrano comprati all’Ikea (e ancora da montare) e curve sostituite da parcheggi, capiamo perché chi viene a giocare al Barbera provi una specie di stordimento.
E PARTITA SPETTACOLARE. NON QUESTA, PERO’
Occasioni da entrambe le parti, giocate funamboliche e tecniche, gol a raffica: ecco tutto quello che è mancato in questa partita dal tasso spettacolare degno di una delle puntate peggiori di Temptation Island. In ogni caso il Palermo suona la nona sinfonia e io posso finalmente sfoderare questa banalità a cui era una settimana che pensavo.
TRA VERTISERC E PLASIL
Abbiamo parlato col medico. Dice di non lasciare ancora il Vertiserc: ventisette punti su ventisette non consentono variazioni alla terapia. Per la visione in TV delle trasferte ci consiglia, invece, il Plasil. Perché per non vomitare dopo aver visto il match con certe inquadrature ci vogliono stomaci di acciaio inossidabile.
LE PAGELLE DI NOLA – PALERMO
Pelagotti 6,5. Se il Palermo suona la nona gran merito è del numero 1 rosanero che nell’unica occasione in cui viene chiamato in causa posa la settimana enigmistica e para quello che c’è da parare fregandosene di sporcarsi i guanti.
Doda 6,5. Dalle sue parti sembra sempre il Kurdistan e allora il soldato Max risponde presente e sfodera una prestazione intensa e senza sbavature.
Vaccaro 6. Partita attenta, senza infamia e senza lode.
Lancini 7. Uno svarione nel primo tempo ampiamente ripagato dal gol che vale la nona vittoria di fila del Palermo.
Crivello 6,5. Recupera un liscio di Lancini con uno scatto da centometrista. Dopodiché tiene botta per tutta la gara.
Kraja 5,5. Resta imbottigliato nel traffico del centrocampo come in un lunedì mattina in via Francesco Crispi.
Dal 67 Langella 5,5. Solito cambio, sempre col solito minutaggio e alla faccia dell’ora legale. Si incolonna nel traffico del collega aspettando un semaforo che non scatta mai.
Martin 6. La sufficienza solo per la punizione che porta al gol rosa, come una specie di Maradona del Subbuteo. Anche lui vittima della sindrome da “Via Francesco Crispi”.
Mauri 6. All’esordio dal primo minuto in campionato, prestazione di “garra” e sostanza.
Santana 5,5. Mette lo zampino sul gol vittoria ma è l’amico del cugino del fratello del cognato del nipote del giocatore visto fino a domenica scorsa.
Dal 70 Ficarrotta s.v.
Felici 5,5. Costretto a giocare a 20/25 chilometri lontano dalla porta non riesce a sfruttare le sue caratteristiche.
Sforzini 5. Schierato a sorpresa, ne rimane sorpresissimo anche lui. Talmente sorpreso che non becca mai un pallone ed è sempre in divieto di sosta.
Dal 80 Lucera s.v.
Pergolizzi 6. La nona sinfonia dovrebbe essere l’inno alla gioia. La prestazione di oggi – nonostante la vittoria – la trasforma, invece, nell’inno alla noia. Un successo in pieno Tedino-style, cioè bottino pieno senza mai tirare in porta. Ma c’è da lasciare la categoria immediatamente: quindi facciamo poco i tochi, prendiamoci i tre punti, il record, quattro belle mozzarelle di bufala e torniamo a casa. Che domenica dobbiamo vincerne un’altra.
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