Palermo ancora deludente al Barbera. Adesso si facciano scelte radicali

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Ancora una volta ci ritroviamo a commentare un risultato negativo del Palermo. Nel lunch match del Barbera i rosa non vanno aldilà di un misero pareggio contro una delle dirette concorrenti per un posto ai playoff. Un pari che, vista la partita, è il risultato più giusto. Gli abruzzesi non hanno infatti eretto barricate ma hanno giocato una gara a viso aperto cercando la vittoria. La squadra di Boscaglia ha avuto il merito di reagire allo svantaggio e nulla più.

Chi si aspettava risposte è inevitabilmente rimasto deluso perché complice il ritorno al 4-2-3-1 da parte del tecnico gelese il Palermo ha ancora una volta mostrato il suo vero volto. Una squadra mai padrona del centrocampo decisamente sterile in fase offensiva e poco coperta in quella difensiva.

La formazione iniziale, l’ennesima diversa in diciannove partite, è sembrata un chiaro segnale nei confronti della società. Inutile nascondersi dietro un dito, ci sono giocatori affatto graditi al mister rosanero. Schierare Palazzi al centro della difesa è emblematico di come non ci si fidi di Lancini e Peretti, difensori di ruolo. Sostituire Odjer con un Broh in cerca della sua identità tattica vuol dire non avere in considerazione Martin, unico centrocampista d’ordine attualmente in rosa, insistere con Kanoute a destra e Valente a sinistra è sintomatico di come l’allenatore farebbe volentieri a meno di Floriano e Silipo.

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Insomma solo il presidente Mirri, stoico e coraggioso nel difendere una incrollabile fede, pensa ci sia bisogno di altre partite per capire quali sono i limiti di questa squadra e quale sia il suo vero volto. A nostro modesto parere i problemi non sono solo di materiale umano. Se contro il Teramo soffri e se perdi gare come quella di domenica scorsa con squadre che tutto hanno tranne che un organico superiore è evidente che qualcosa a livello di conduzione tecnica non vada per il verso giusto.

Sagramola, esperto e competente uomo di calcio, ha candidamente ammesso di avere fatto errori di valutazione, specificamente nei confronti delle avversarie, Bari e Ternana soprattutto. Siamo sicuri che invece non abbia commesso un errore di sopravvalutazione nei confronti di Boscaglia in relazione all’organico messo a sua disposizione? C’è ancora tempo per apportare correzioni. Se si crede nella bontà di questa rosa si prenda una decisione sulla guida tecnica. Se invece si ritiene che questo allenatore sia il top per la categoria allora si intervenga sul mercato non con dei puntelli ma con una scelta di radicale cambiamento dei giocatori.

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