Di Gaudio come Rios: botto o boomerang?

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Ogni tanto il tifoso del Palermo si affeziona a trattative di calciomercato dal sapore più di una telenovela sudamericana che di un’effettiva campagna di rafforzamento. In tempi più o meno andati, almeno un milione di volte il nome di Arevalo Rios venne accostato ai rosanero. Fin quando, purtroppo, fu la volta buona e l’uruguagio si accasò con la squadra di Viale del Fante. Dopo anni di tira e molla, però, una volta arrivato a Palermo si passò prestissimo da Arevalo Rios a “Va’ levalo Rios”. Stessa dinamica pare avere la trattativa che dovrebbe (o avrebbe dovuto?) portare al Palermo Antonio Di Gaudio.

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Il palermitano Di Gaudio

Attenzione, quando parliamo di Di Gaudio si parla di un calciatore esperto le cui caratteristiche tecniche sono assolutamente conosciute ed apprezzate. Il paragone con Rios sta soltanto nella lunghezza della trattativa (ammesso e non concesso che ci sia una reale trattativa in corso). Vanta nel suo palmares diverse promozioni in serie A (Carpi, Parma, Verona, Spezia) e – se in condizione – riuscirebbe tranquillamente a garantire un cambio di passo a qualsiasi squadra di B o di C. Il punto è proprio questo: Di Gaudio è nelle condizioni di garantire un apporto sostanziale?

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Sì, perché un conto è guardare al passato un altro è convincersi della bontà di un futuro non troppo lontano. Va bene crogiolarsi sui risultati di squadra, ma se poi scendiamo nel dettaglio dobbiamo per forza evidenziare che Di Gaudio è fermo praticamente un anno. Da quest’estate, infatti, l’esterno palermitano dopo aver vissuto un anno allo Spezia fatto più di apparizioni da subentrante è ai margini del progetto Verona: un minimo di interrogazione (e preoccupazione) sulle condizioni fisiche ci sta tutto. Sarebbe stato un discreto “botto” di mercato contrattualizzare il giocatore ad agosto, mentre oggi rischia di diventare un pericoloso boomerang in mezzo alla sontuosa sessione di calciomercato operata fin qui dal Palermo.

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