Dai fuochi d’artificio a mezzanotte a un derby da giocare con dignità

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Di solito arrivano a mezzanotte, ma a volte iniziano un po’ prima. Ci sono poi quelli imprevedibili, che non ti aspetti, e che colgono di sorpresa. Per i fuochi d’artificio accesi dalla dirigenza del Palermo nella notte post Viterbese sono bastati 10 minuti di preavviso, affinché dal primo minuto del nuovo giorno si scatenasse un prevedibile putiferio social.

Il cielo sulla squadra rosanero non è di certo sereno, ma il comunicato delle 23.50 di sabato sera, in cui si è annunciato l’esonero di Boscaglia, è risultato ugualmente un fulmine, sufficiente ad aumentare le gamma di quesiti, al momento senza risposta, ed amplificare ancora di più le diatribe tra varie “fazioni”.

Tuttavia non c’è da stupirsi più di tanto, perché si sa che, da sempre, quando i risultati nel calcio non arrivano, a pagare è l’allenatore. Forse non è nemmeno un caso che “lo scossone” sia arrivato a ridosso di una partita simbolo per Palermo. Una partita che vale tre punti come tutte le altre ma significa sempre ed inevitabilmente qualcosa in più delle altre.

Il derby con gli uomini contati pareggiato all’andata, e con qualche rimpianto, rimarrà per sempre nella storia. Ma, dati alla mano, a quell’impresa pur epica non si è dato seguito in termini di risultati e prestazioni, se non in rarissime occasioni. Pertanto, per far si che che anche quell’impresa non cada presto nel dimenticatoio di una stagione colma più di rimpianti che di soddisfazioni, si cerca di voltare pagina. E se il finale del libro sarà più avvincente di quanto letto finora, lo scopriremo strada facendo.

A FILIPPI LA PATATA BOLLENTE

A guidare la compagine rosanero nella delicata sfida contro gli etnei sarà dunque Giacomo Filippi, a cui toccherà l’arduo compito di fare almeno bella figura, senza gli squalificati Saraniti, Almici ed Odjer, vittime più di un clima generale di nervosismo che di semplici espulsioni di campo. Così come Kanoute, autore del gol nel derby di andata ma ancora fermo ai box per colpe sue, ci dicono.

Il Palermo, nonostante le tre sconfitte nelle ultime cinque partite, si trova ancora agganciato con le unghia alla zona playoff. Di contro il Catania, a secco di vittorie da quattro gare, proverà ad approfittare del momento di difficoltà dei rosa per piazzare l’assalto alle primissime posizioni.

Se non altro, al netto di alcuni assenti, questa volta si giocherà ad armi pari, ove anche il fattore campo, in questa stagione, conta veramente molto poco. Sarà un derby per capire principalmente se il sacrificio di Boscaglia, ex perno di un progetto ormai alla deriva, possa almeno servire come primo tassello per concludere questa stagione, almeno, con dignità.