Palermo, giorno delle riflessioni. Tanti problemi da risolvere in difesa

0

Ormai ci siamo abituati. Ormai sappiamo che il Palermo visto in questa stagione, ben che vada, riuscirà a qualificarsi nelle ultime posizioni valide per entrare nei playoff. Le speranze di fare bene nella fase finale del campionato, poi, sono veramente ridotte al lumicino. I rosanero, nella gara di ieri contro le vespe, trovano continuità nelle prestazioni negative, facendo intendere che, quanto visto durante il derby sarà un episodio che rimarrà isolato.

INGANNATI DAL DERBY

Compattezza difensiva, aggressività e attenzione: tutti aspetti che il Palermo ha messo in mostra mercoledì scorso, ma che a distanza di 4 giorni sembrano del tutto persi. Come ha spiegato il tecnico in conferenza stampa, la squadra è stata poco concentrata, ma dopo un derby che aveva fatto sognare i tifosi non era di certo questa la prestazione che ci si aspettava. Paradossalmente con l’uomo in meno contro i rossazzurri i rosanero hanno giocato meglio. La scelta di chiudersi in difesa attuando il catenaccio ha dato i suoi frutti, anche perché il Palermo subisce troppi gol in contropiede.

DIFESA NON PERVENUTA

Quattro gol subiti in casa in una partita sono veramente troppi, soprattutto se si sommano a quelli delle altre 6 precedenti gare casalinghe. Il Palermo dentro le mura amiche nelle ultime 7 partite ha subito la bellezza di 12 reti, uno strazio per i tifosi rosanero, a causa di meccanismi difensivi che funzionano ad intermittenza. Ad esclusione della prima rete realizzata dalla Juve Stabia, in cui Berardocco ha compiuto un’ottima conclusione dalla distanza, sono emersi diversi errori. Le responsabilità maggiori sembrano di Palazzi, calciatore che prima dell’esperienza in Sicilia giocava mezz’ala e costretto da Boscaglia ad improvvisarsi difensore centrale. Ma anche chi nasce per giocare in quel ruolo, vedi Somma, risulta essere spesso macchinoso e fuori posizione.

IL PALERMO GIOCA IN 10 DA 4 GARE

Un altro problema del Palermo è sicuramente il nervosismo dei suoi calciatori. Quella spensieratezza e allegria post-derby non si è affatto vista in campo. La bestemmia di Lucca e il conseguente cartellino rosso, raccontano di una squadra agitata dal punto di vista mentale. E se i rosanero faticano già a trovare un equilibrio con 11 calciatori in campo, difficile è farlo privandosi di un uomo a partita in corso. Le statistiche dicono che da 4 partite consecutive i rosa giocano con un uomo in meno. Contro il Catanzaro a pagare dazio è stato Saraniti, espulso nel giro di 10 minuti dal suo ingresso in campo. Sono anche, quindi, giocatori esperti, come Almici e Odjer o Marconi nel derby, ad aver commesso delle ingenuità punite con un rosso dal direttore di gara.

FILIPPI E IL FUTURO

La squadra dovrà mettersi immediatamente a lavoro per tentare di risolvere le gravi lacune mostrate nelle ultime giornate. La difesa a tre provata da Filippi non ha dato i risultati sperati, anzi, forse ha aumentato i rischi di prendere gol in contropiede. Il tecnico partinicese avrà a disposizione, per la prima volta, una intera settimana per preparare il prossimo impegno in trasferta con la Paganese. Il suo ruolo sembra non essere a rischio, come lui stesso ha confermato al termine del match, ma un altro risultato negativo contro la terzultima del girone potrebbe compromettere il suo futuro. Da qui al termine della stagione mancano solo 8 partite, se Filippi vorrà restare al comando della squadra anche per l’anno prossimo dovrà estrarre il meglio dai propri calciatori, come neanche Boscaglia è riuscito a fare.

LEGGI ANCHE

Palermo, la nuova cura non è efficace

Filippi: “I gol subiti nascono da disattenzioni, l’espulsione di Lucca…”


VISITA LE NOSTRE PAGINE FACEBOOK