Per la prima volta, al Barbera, la porta di Pelagotti è rimasta inviolata. Diciamo che questo rappresentava un piccolo neo nell’incedere prepotente del Palermo in serie D. Di fatto tutte le volte che i rosanero avevano giocato in casa, non erano mai riusciti ad evitare di beccare un gol. Intendiamoci, non è che sia una grave onta. Ma senz’altro una macchiolina per la squadra che ha la migliore difesa del campionato, con sei reti subite. E, guarda caso, 5 delle sei pappine erano state servite al Barbera! Se poi si a queste cinque si somma anche il gol subito dal Biancavilla in Coppa Italia, sempre in casa, le “disattenzioni” a domicilio salgono a sei.
RETE INVIOLATA, IN LINEA CON I RECORD
Per il Palermo dei record, anche riuscire a portare a termine una partita al Barbera con zero gol subiti può rappresentare una soddisfazione. Dopo avere beccato due reti dal San Tommaso, una dal Marina di Ragusa, una dal Corigliano e una dal Licata, per Pelagotti uscire con i guanti puliti è una gran soddisfazione…
ERA UN OBBIETTIVO DI PERGOLIZZI
Questi gol casalinghi rappresentavano un cruccio per Pergolizzi, e per la squadra. La porta inviolata al Renzo Barbera a fine partita era un obiettivo per tutti, allenatore e giocatori. Alla decima giornata di campionato questo traguardo è stato tagliato con successo, e la festa è completa. Oltre a tutti i record statistici relativi al filotto di vittorie iniziali consecutiva, Il Palermo in serie D vanta anche il miglior attacco e la miglior difesa, Ricciardo è capocannoniere, seppure in comproprietà , ed hanno segnato 12 giocatori diversi.