Consiglio Federale, la Lega Pro boccia le multiproprietà: “Non saranno più accettate”

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La Lega Pro si oppone alle multiproprietà in serie C, è quanto emerso nella nota pubblicata dall’organo al termine della seduta odierna del Consiglio Federale. Oltre a questo tema, si è dibattuto della riapertura al pubblico degli stadi, delle licenze nazionali e dei ristori.

“È stato stabilito un passaggio decisivo per chiarire che, da oggi in avanti, non saranno più accettate tali situazioni di conflitto. Da tempo Lega Pro aveva sollecitato la situazione, denunciando più volte la necessità di vietare e interrompere un vulnus pericolosissimo per il calcio italiano”, si legge nel comunicato del presidente Ghirelli sul tema delle multiproprietà.

Per quanto riguarda la riapertura degli impianti sportivi agli spettatori, il presidente della Lega Ghirelli ha sottolineato che si valuterà la questione nelle prossime settimane in vista dei play off, in relazione all’evoluzione epidemiologica. “In punta di piedi ma in modo fermo, chiedo al presidente Draghi e al sottosegretario Vezzali di pensare ad aperture parziali per le partite dei play off. Oggi si può iniziare ad aprire, seguendo i protocolli, ridando speranza ai tifosi ed ai club”.

LA RICHIESTA AL GOVERNO

All’interno della riunione del Consiglio Federale si è discusso anche delle licenze e si è rinviato al prossimo 10 maggio la data per definire quelli che saranno i parametri per l’iscrizione dei club al campionato 2020/2021, criteri che terranno conto degli effetti disastrosi della pandemia. Infine, si è parlato di ristori. La Lega Pro chiede al Governo di venire in soccorso delle società sportive per compensare gli enormi esborsi effettuati per rispettare il protocollo sanitario.

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