Ci sono due squadre della serie D che non nascondono il loro rammarico, ma anche un pizzico di disappunto, per essersi ritrovati in un girone dove è stato catapultato il Palermo. Nel quotidiano “La Sicilia” di Catania sono state riportate le dichiarazioni di due esponenti del Troina e dell’Acireale.
IL TROINA, SECONDO IN CLASSIFICA
Giovanni Alì, patron del Troina che attualmente occupa il secondo posto in classifica a 9 punti del Palermo, non può fare a meno di evidenziare: «Se non ci fosse il Palermo saremmo i primi. Ma il Palermo è fuori categoria come lo era il Bari nella passata stagione. Ogni anno inseriscono un club fuori concorso. Comunque il secondo posto è una sorpresa per tutti quanti. Avevamo stabilito un budget limitato per la categoria, e abbiamo tesserato giovani che hanno voglia di emergere.Il tecnico con i giocatori stanno rendendo oltre le previsioni». L’allenatore Davide Bonocore, palermitano doc, è sulla stessa lunghezza d’onda del presidente, ammettendo anche lui che il Palermo è di un’altra categoria.
ACIREALE: «DOPO IL PALERMO SIAMO LA SQUADRA CHE HA FATTO PIÙ PUNTI»
Nella classifica del Girone I, dopo il Palermo e il Troina c’è l’Acireale, a 10 punti dai rosanero, assieme al Biancavilla. “La Sicilia” ha pubblicato anche un’intervista con l’allenatore Peppe Pagana, e anche qui si percepisce un pizzico di rammarico per la presenza del Palermo nel girone. «Se si esclude il Palermo, siamo la migliore squadra. Siamo imbattuti in casa, e dopo i rosanero la nostra squadra è quella che ha fatto più punti». L’allenatore, ovviamente, si riferisce ai punti realmente fatti in campo, non tenendo conto dei tre persi a tavolino, per i quali sperano, comunque, in una sentenza d’appello favorevole. E a proposito del Palermo ha aggiunto: «I rosanero rappresentano la quinta città d’Italia, il club palermitano vanta tra 16.000 e 20.000 spettatori. Oltre ad una struttura logistica di alto livello ed una società solida. Dovrebbero far parte del professionismo, e invece giocano tra i Dilettanti».
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