Incredible, ma vero. Anzi, tristemente vero. Il Palermo del duo Mirri–Di Piazza, attualmente, gioca nel campionato di Serie D dopo aver conosciuto il sapore acre del fallimento. La vecchia gestione che ha portato i rosanero nell’oblio della quarta categoria ha percepito lo stipendio di agosto dal defunto Palermo Calcio. Di chi parliamo? Di Fabrizio Lucchesi, direttore generale della pagina più terribile dei siciliani, e di alcuni dipendenti.
LO STIPENDIO DI LUCCHESI DAL CALCIOMERCATO DI FOSCHI
Arrivato in Sicilia grazie ai Tuttolomondo, l’ex dg ha incassato 32.000 euro di stipendio nel mese di agosto. Ma non è l’unico: altri salari, infatti, sono pervenuti nelle tasche di avvocati e consulenti del gruppo Arkus Network che hanno prestato servizio nella sfortunata partentesi rosanero che si è conclusa con la mancata iscrizione in Serie B ed il successivo fallimento sportivo.
Da dove è arrivato il liquido necessario per pagare Lucchesi ed i suoi? Dal calciomercato condotto da Rino Foschi che, invece, non ha percepito alcun compenso economico. Una situazione incresciosa e paradossale: Lucchesi ed il gruppo di Tuttolomondo sono stati pagati dal lavoro onesto portato avanti da un dirigente estraneo ai fatti.
FOSCHI ALL’ATTACCO DI LUCCHESI E TUTTOLOMONDO
La situazione non poteva restare impunita, ovviamente. Il dirigente romagonolo ha intrapreso, supportato dall’ Avvocato Mattia Grassani, un’azione legale segnalando l’accaduto al Tribunale Fallimentare e ai Commissari Giudiziali. Il “vecchio” Palermo non è ancora ufficialmente fallito proprio grazie alla denuncia di Foschi. Per salutare definitivamente il vecchio corso rosanero si dovrà attendere il 2 ottobre. Perché? È presto detto: in quel giorno si terrà una Camera di Consiglio per il fallimento dell’U.S Città di Palermo.
In tutto questo marasma, Lucchesi ed alcuni dirigenti del vecchio corso rosanero continuano a percepire stipendi dalla creatura che hanno ucciso. In barba ad ogni etica morale. Per Palermo ed i palermitani è un nuovo schiaffo sferrato da chi ha decretato, con comportamenti poco limpidi, la sparizione di una società storica.