Amauri, “o tiraggir” è un affronto a Miccoli e Del Piero

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Non ne usciremo ma! No, almeno per stavolta, non si parla di Coronavirus, ma di un altro virus che sta attanagliando il mondo del calcio: “la tiraggirite”. Anche un ex rosanero come Amauri ne è rimasto coinvolto, tanto da definire un suo magnifico ed indimenticabile gol realizzato contro la Juventus “ootiraggirr“. Del resto, se anche la Treccani ha inserito proprio “o tiraggir” fra i neologismi del 2021 dovevamo aspettarcela questa grandinata di hashtag.

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Che i personaggi del mondo del calcio (telecronisti compresi) fossero degli influencer linguistici ce ne siamo accorti da tempo. È bastato poco perchè il contropiede diventasse la ripartenza, perché le fasce diventassero catene e l’intervallo una pausa per prendere un thè caldo. Ma “o tiraggir“ sta diventando più fastidioso di “petaloso”. Fa specie che a riproporlo sia un calciatore che ha avuto il privilegio di giocare con Alessandro Del Piero, che ha sdoganato questa giocata negli anni novanta, e con Fabrizio Miccoli, uno che di questi gioielli ne ha incastonato una quantità industriale. Perfino a casa proprio del 10 bianconero.

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Nel Palermo di quest’anno c’è un calciatore che ama questo genere di azione, è Roberto Floriano. Spesso, piazzato largo sulla sinistra, si accentra provando la conclusione sul palo più distante difeso dal portiere. “Una parabola telecomandata” e “un tiro alla Del Piero” come dicevano Francesco Repice (GUARDA IL VIDEO) e Giuseppe D’Agostino (GUARDA IL VIDEO), parlando di un gol Miccoli proprio contro la Juventus, sarebbero espressioni preferibili, ma – pur di assistere a tante reti del Palermo – i tifosi si accontentino anche di “o tiraggir”. Almeno fino alla prossima invenzione linguistica.

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