Dal Catanzaro a Catanzaro, Filippi si “gioca” il Palermo

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Ci sarà da affrontare il Catanzaro al Ceravolo negli ottavi di finale della Coppa Italia di serie C. Per un curioso scherzo del calendario, saranno proprio i giallorossi a sfidare i ragazzi di Filippi, stavolta al Barbera, nel prossimo turno di campionato. Un intervallo di una cinquantina di giorni nei quali i rosanero dovranno dimostrare che tipo di campionato vorranno disputare.

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PASSARE DA SOLISTI AD ORCHESTRA

Perché questo accada il Palermo ha l’obbligo di iniziare a giocare da squadra. La difesa deve cominciare ad infondere sicurezza e limitare il numero di sbavature possibili, il centrocampo deve tamponare ed impostare e gli attaccanti devono iniziare a mettere il loro nome quante più volte possibile nel tabellino. In buona sostanza, dimostrare che questa squadra abbia le potenzialità per poter lottare fino all’ultima giornata per realizzare un sogno.

UNA ROSA QUASI AL COMPLETO

Sebbene ci sia ancora qualche equivoco tattico su alcuni giocatori impiegati, l’infermeria rosanero va progressivamente svuotandosi (vedi l’ingresso di Valente), qualche giocatore atteso sta finalmente entrando in condizione (buono il primo tempo di Fella contro il Monopoli in coppa) ed il tecnico di Partinico deve dimostrare che il finale della scorsa stagione non è stata solo una combinazione astrale favorevole.

OTTO PARTITE PER CAPIRE

Dal Catanzaro a Catanzaro, quindi, saranno otto le partite da disputare (nove compresa quella contro i calabresi), quattro in casa (Campobasso, Foggia, Virtus Francavilla e Avellino) e quattro in trasferta (Monterosi, Juve Stabia, Turris, Vibonese). C’è da dimenticare la brutta sconfitta ma soprattutto la pessima prestazione di Taranto ed assestarsi nelle zone nobili della classifica è un imperativo categorico se questo Palermo vuole tentare l’assalto alla cadetteria.

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