Palermo, pari incolore con la Juve Stabia. E il Bari se ne va

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La Juve Stabia non sa vincere in casa, il Palermo non sa vincere fuori casa e l’ovvio risultato è il pareggio per 0-0 che allontana ancora di più le vespe campane e, per quello che più ci interessa, i rosanero dal Bari capolista, ormai in fuga. Un pari che si deve alla parata di Pelagotti nell’ultimissima azione dei padroni di casa; il portiere del Palermo, già a terra, è riuscito a smanacciare un tiro da distanza ravvicinata di Stoppa. Sarebbe stata una beffa, alla fine di una partita dai toni agonistici accesi, ma con pochissime conclusioni dello specchio delle due porte, tutto sommato deludente, viste le premesse, ovvero la necessità delle due squadre di portare a casa il punteggio pieno.

Se la Juve Stabia ha avuto il predominio territoriale, soprattutto nel secondo tempo, è stato il Palermo a calciare più volte verso la rete avversaria, sempre con poca precisione e non impegnando mai il portiere dei campani. Una prova, quella della squadra di Filippi, più intensa, attenta, rispetto alle ultime, deludenti uscite. Ma dopo un avvio di primo tempo promettente, con le conclusioni di Brunori al 3°, Valente al 5° e Silipo, su punizione, all’8°, piano piano, i rosa hanno dovuto subire il gioco della Juve Stabia, in cerca del primo gol casalingo. La difesa rosanero, questa volta, ha chiuso ogni varco, non lasciando mai spazio alle giocate di Evacuo e Panico; Silipo è vivace, ma il Palermo ha difficoltà a mantenere le distanze tra la mediana e la trequarti e quasi mai riesce a imbastire trame di gioco interessanti.

La gara è combattuta, i continui scontri di gioco spezzettano il ritmo. La Juve Stabia pressa, ma l’unica occasione la crea al 21° quando Schiavi ruba un pallone aiutandosi con le braccia, seppure per proteggersi il volto, e crossa basso; il suo pallone attraversa tutto lo specchio della porta senza che nessuno dei suoi compagni lo devii in porta. Il primo tempo va avanti senza altri sussulti. Davvero brutto il secondo tempo, che si gioca sullo stesso canovaccio del primo: Juve Stabia costantemente avanti e Palermo che prova a replicare sfruttando la velocità di Valente sulla fascia, i dribbling di Silipo e con Floriano, subentrato a un ancora una volta deludente Fella, che al 60° spreca una chance ghiottissima: pescato solo sulla sinistra, incrocia troppo il tiro che va fuori di poco.

Il Palermo ha grandissime difficoltà a costruire, si affida ai lanci lunghi che fanno imbestialire Filippi, ma non sembra che i rosanero abbiano tante altre possibilità per superare un centrocampo della Juve Stabia munitissimo. E’, però, ancora il Palermo a avere un’occasione, con Brunori che lascia partire un rasoterra da fuori area, al 70°, anche questo fuori di poco. Poi, il Palermo sparisce, là davanti. La partita, nonostante il ritmo alto, diventa davvero noiosa, l’esito scontato.

Ci prova Buttaro a riaccenderla, in pieno recupero, con un’entrata cattiva a dieci metri dalla sua area di rigore: il rosso è giusto. Si pensa già agli spogliatoi, quando un rimpallo favorisce Stoppa che all’altezza del dischetto di rigore batte senza forza verso la rete, consentendo a Pelagotti di sporcarsi i guanti e salvare uno 0-0 che lascia il Palermo nel limbo della media, o mediocre, classifica. Sotto le aspettative del club, come aveva detto il ds rosanero Castagnini, nell’intervallo. E’ un Palermo che non riesce a ingranare, soprattutto fuori casa. Nel gioco, prima ancora che nel risultato, che in fondo, è diretta conseguenza delle prestazioni.


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