La Juve Stabia frena il trenino rosanero – LE PAGELLE

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Presentata da entrambe le squadre come una gara da vincere, è bastato poco per capire si trattasse, invece, di una partita giocata a non perdere. Si sperava di cancellare lo zero alla voce sconfitte della Juve Stabia e, contemporaneamente, lo zero dei match vinti in trasferta dal Palermo, ma a furia di parlare di zeri, non poteva essere che zero a zero il risultato finale. In Campania è zona bianca: notiamo, quindi, i balconi riempiti fino al 50% della loro capienza. Bari a +7: se l’obiettivo era restare attaccati al treno biancorosso, i rosanero in queste prime sette giornate stanno facendo la figura di un monopattino che vuole competere con un “Freccia Rossa”.

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La Juve Stabia avrebbe anche potuto vincere in pieno recupero

PRIMO TEMPO

Il Palermo è in tenuta mimetica ma non si nasconde e prova a dettare i ritmi. Ci prova Brunori al 3°: stop di pregevole fattura e tiro che finisce alto sulla traversa. Fa peggio Valente un minuto dopo quando un suo tiro arriva direttamente al terzo piano interrompendo il sacro rito del caffè post cena. Al 10° ancora Brunori alto, stavolta col destro. La Juve Stabia si affaccia dalle parti di Pelagotti al 21° con un tiro cross di Schiavi lisciato dagli avanti gialloblù, dal condominio di fronte e da mezza Campania. Ultimi due leggerissimi sussulti sul finale, uno per parte. Ancora Valente per i rosanero (con una caramellina verso il portiere campano) e Panico per le vespe (che prima mette a sedere un paio di difensori del Palermo e poi ciabatta malamente fuori). Fine primo tempo: desiderosi di emozioni ci godiamo un quarto d’ora di Grande Fratello VIP.

SECONDO TEMPO

Tra un bel ”adoooooro” di Signorini ed una pacata risata di Francesca Cipriani, ci avvisano che le squadre sono tornate in campo. Nel secondo tempo sono più i calci che il calcio e le occasioni si contano sulle dita di una mano monca di qualche dito. Ci prova Floriano al 68° di sinistro da buona posizione ma spedisce fuori, così come fuori è il destino di un tiro di Brunori un paio di minuti dopo. Il Palermo ha il tempo nel finale di restare in dieci, complice un ingenua quanto meritata espulsione di Buttaro, e di applaudire un miracolo salva risultato al 95° di Pelagotti su Stoppa. Fine del match: adesso scusate, ma ci sono le sorelle Selassiè, Miriana Trevisan e Giucas Casella che al GF stanno raccontando delle storie interessantissime.

LE PAGELLE

Pelagotti 7. Spettatore non pagante per tutto il match, timbra il cartellino oltre il 90° salvando il risultato. Eroe.

Buttaro 6. Una prestazione da incorniciare macchiata da un’espulsione ingenua come cercare un parcheggio in centro di sabato sera e senza parcheggiatore. 

Marconi 7. Ruvido, concreto, preciso, puntuale e… non ammonito. Champagne!

Perrotta 6,5. Prestazione di grande sostanza nella quale alterna la clava e la mazza ferrata. A volta si intenerisce ed utilizza il martello. Pneumatico. 

Doda 5,5. Buon supporto in fase difensiva, freno a mano tirato in fase offensiva.

De Rose 6. Confusionario e arruffone, però porta a casa la pagnotta.

Dall’Oglio 6. Il suo motto deve essere il famoso “chi non partecipa alla lotta, ecc.ecc.”. Non tira mai indietro la gamba neanche davanti ad un plotone di maglie gialloblù ma prende un’ovvia ammonizione nel primo tempo che costringe Filippi a lasciarlo negli spogliatoi.

Dal 46º Luperini 5,5. Trotterella con passo da footing della domenica mattina per un tempo senza incidere nella mediana rosanero.

Valente 6,5. Ara la fascia di sinistra avanti e indietro per novanta minuti e quando parte con lo scatto “pettoinfuori” è uno spettacolo. 

Silipo 6. Prova a galleggiare fra le linee tentando sempre la giocata. Sbaglia tanti palloni, ma farlo giocare è l’unica via per farlo crescere (e monetizzare).

83º Giron s.v.

Fella 4,5. Una fitta al cuore dover commentare le sue (non) partite. Prestazioni misteriose come i cerchi nel grano o gli UFO.  

Dal 58º Floriano 6. Considerato che non c’è tutta ‘sta bramosia di offendere, fa il suo con dignità.

Brunori 6,5. Lasciato in ostaggio alla difesa della Juve Stabia l’italo-brasiliano, riesce a liberarsi in almeno un paio di occasioni meglio di Houdini.

Dal 71º Soleri s.v.

Filippi 6. Quando la squadra fa bene in attacco soffre in difesa, quando fa bene in difesa soffre in attacco. Una squadra che tutto sommato non gioca male ma che tutto sommato non gioca bene. Praticamente i suoi sono come quell’alunno intelligente ma che non vuole studiare e che ad ogni riunione con i professori costringe i genitori di turno a sorbirsi il più laconico dei “ha le capacità, ma non si applica”.

P.S.: Ciao Armandino, adesso colora di rosanero le nuvole.

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