Foschi: “Il Palermo in Serie A? Mirri non può fare molto, i tifosi stiano vicini alla squadra”

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Rino Foschi è tra gli ospiti della Palermo Football Conference. L’ex direttore sportivo rosanero, presente in città, ha parlato dei suoi anni trascorsi nella società di viale del fante.

“Ho fatto una bella carriera, ci ho messo tanta passione. Non volevo venire qui a Palermo, mi ero giurato di non mettere più piede in città. Invece sono venuto perché Zamparini mi ha convinto. È duro non esserci più. Ho vissuto gli anni più belli della mia carriera qui. Mi sono innamorato della terra e della gente. È brutto stare a casa e disoccupato”.

Il ricordo di Armandino e il sogno di una nuova avventura con Zamparini. Sono sconvolto dalla morte di Armando Zamparini, non ho ancora parlato con Maurizio e con Laura. Venti giorni fa, prima della tragedia, Zamparini mi disse: “Non è finita fra noi due, prendiamo la Triestina”. Adesso la vedo male, quello che teneva in piedi tutto – Armando – non c’è più”.

Foschi ha speso parole d’affetto nei confronti dell’ex presidente dell’Us Città di Palermo. “Zamparini è una persona speciale, per tante cose, ma per tante altre cose fai fatica a lavorarci insieme. È una brava persona, ma diventa cattivo e ignorante in determinate occasioni. Io sono innamorato di Zamparini. A Palermo lui è stato fortunato e sfortunato. Zamparini è un presidente da gestire”.

Ho avuto tante discussioni con Zamparini per i giocatori – ha continuato l’ex direttore sportivo –. Kjaer? Mi portarono una relazione sulle sue prestazioni al torneo di Viareggio. Lo voleva l’Inter. Decisi di andarlo a vedere nell’under 21 in Germania. Sono stato 2/3 giorni e ho chiuso per 4mln. Il mio colpo migliore è stato quello di Cavani, lo volevano tante squadre”.

Sulla tribolata vicenda del fallimento del Palermo nel 2019, Foschi ha dichiarato: “Lucchesi è venuto a Palermo con un certo Follieri, poi è tornato con i romani ed è successo quello che è successo. Mi hanno licenziato. Ho dovuto liberare l’ufficio di notte. Sono sicuro che se non fossero arrivati, a quest’ora saremmo in Serie A. Lucchesi è il cervello di questa cosa qui.

Infine, il dirigente sportivo si è espresso sul nuovo Palermo. “Adesso, a meno che Mirri non vinca il superenalotto, non si può fare molto. Il pubblico dovrebbe aiutare. A Cesena ho vinto il campionato con l’aiuto del pubblico. È difficile accontentare i tifosi palermitani adesso, dopo il passato recente in Europa. Quello che posso dire ai tifosi è: state vicini alla squadra, andate allo stadio. Con l’aiuto del pubblico il Palermo potrebbe avere 3/4 punti in più”.