Tre anni senza Maiorca: la Sicilia ricorda la sua favola in mare

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Tre anni esatti dalla sua scomparsa. Siracusa ricorda sempre con grande affetto Enzo Maiorca, uno dei più grandi sub di sempre. Le imprese, le esultanze, le autentiche favole prodotte in fondo al mare. E non solo. Scrittore, amante di archeologia marina, partecipò pure a spedizioni scientifiche di rilievo, come quella nel triangolo di Bermuda. E poi, anche la politica, con l’ingresso in Senato, nella metà degli anni Novanta, nelle fila di Alleanza Nazionale.

Siracusa, la città dove è nato ed ha vissuto, lo ha ricordato anche ieri, nel terzo anniversario dlla scomparsa. Un grande sportivo ed un grande uomo, che ha scritto la storia grazie a ripetuti primati di profondità, raggiunta in apnea ed in assetto variabile. Indimenticabile la sfida con il francese Jaques Mayol – che morì suicida in Toscana, nel 2001 –, tanto avvincente da ispirare il film “Le grand bleu” (Il grande blu) di Luc Besson del 1988. L’ultima grande discesa in acqua è stata quella del 1988, quando Maiorca raggiunse i 101 metri.

LA FURIA IN DIRETTA

Nel “curriculum” di Enzo Maiorca anche un episodio televisivo che fece abbastanza “rumore”. Era il 1974 quando, nelle acque di Ieranto, il siracusano tentava di spingersi fino ai 90 metri, per il record mondiale di immersione in apnea. Nell’occasione, nel momento della discesa Maiorca, a 20 metri di profondità andò a “scontrarsi” contro un esperto di immersioni e per l’occasione inviato della Rai, che stava seguendo l’evento. Il siciliano riemerse infuriato, e si lasciò andare, in diretta tv, ad una serie di imprecazioni chiaramente giunte fino alle case di tutti gli italiani in ascolto. Sempre la Rai lo accolse, molti anni dopo, dal 2000 al 2002, a Linea blu.

PASSIONE E DETERMINAZIONE

Il ricordo del siciliano è legato anche ad una serie di libri scritti nel tempo. Fra questi, “A capofitto nel turchino: vita e imprese di un primatista mondiale”, “Sotto il segno di Tanit”, “Scuola di apnea” o “Il Mare con la M maiuscola”. Nel 2004 gli venne assegnata la Medaglia d’oro al merito di Marina, e le motivazioni rappresentano la più chiara fotografia della carriera: “Il senatore Enzo Maiorca nel corso della sua brillante carriera agonistica ha conseguito risultati eccezionali e preziosi riconoscimenti sia in patria sia all’estero. Ha dominato la scena mondiale dell’immersione in apnea per un trentennio, prodigandosi, inoltre, con passione e determinazione per la salvaguardia del patrimonio naturalistico marino”.

Fra le più celebri frasi di Maiorca, “Quando afferrai la targhetta dei 101 metri sentii una voce che mi diceva che dovevo inchinarmi al mare e non immergermi più, non per senso di sconfitta, ma di rispetto”.

Le imprese e le foto di Maiorca