Palermo ko a Catanzaro e fuori dalla Coppa Italia. Stavolta i cambi di Filippi non pagano

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Il cammino del Palermo in Coppa Italia si ferma a Catanzaro. I rosa sono stati sconfitti per 1-0 dal solito gol dell’ex, quel Davis Curiale attaccante della Primavera, ma mai impiegato in prima squadra. Come si dice in questi casi, il Palermo esce a testa alta da una partita persa proprio quando Filippi aveva provato a vincerla, con i cambi che tante volte hanno portato bene e che, questa volta, non hanno fruttato, anzi.

Non ha giocato male, il Palermo, che però, di pericoli veri alla porta dei calabresi non ne ha mai praticamente creati. E questo è stato il vero tallone d’Achille di una squadra che, d’altro canto, ha concesso poco agli avversari. Come annunciato, Filippi ha fatto ricorso a un consistente turn over, forse persino esagerato; si sono rivisti in campo Marong, Almici, Floriano e lo stesso Crivello, schierato laterale a centrocampo, dirimpettaio di un Almici ancora lontano dai livelli attesi da lui, in un ritorno al 3-4-2-1 che ha lasciato isolato in avanti Soleri, troppo spesso caduto nella trappola del fuorigioco della difesa del Catanzaro.

Un Palermo “sperimentale” che ha lasciato spazio alle giocate dei padroni di casa per il primo quarto d’ora, col brivido di un gol annullato a Curiale per fuorigioco e di una girata senza pretese di Risolo che Massolo, sostituto di Pelagotti in porta, ha tolto dal sette; poi i rosanero hanno alzato la diga a centrocampo col solito inarrestabile Odjer al fianco di un De Rose sotto tono, chiudendo ogni spazio dietro grazie alle prove prudenti e attente di Marong e Perrotta sulle due fasce, mentre finalmente Floriano e Valente accendevano i motori, e irretito la squadra di Calabro con un possesso palla fatto di continui passaggi che ha portato prima al tiro di Floriano, finito fuori di poco e poi all’occasione per Soleri che a tu per tu con il portiere del Catanzaro Nocchi in uscita.

Il Palermo, insomma, appare in totale controllo della partita, i calabresi non riescono più a costruire nessuna azione degna di questo nome e Filippi prova a giocarsi il tutto per tutto per vincere la gara e conquistare la qualificazione. Fuori Almici e De Rose, dentro Luperini e Doda; l’ex Trapani rischia di farla subito grossa, perdendo un pallone in un contrasto sui trenta metri che Ortisi scaglia sotto la traversa, trovando Massolo attento per la deviazione in angolo. Il pericolo corso non fa cambiare idea al tecnico di Partinico che si gioca le carte Dall’Oglio e Silipo per Valente e Floriano. Subito dopo, al 68°, il Catanzaro trova il vantaggio, inaspettato, per come si stava sviluppando la gara: palla in area per Curiale che Peretti non riesce a tenere; l’attaccante si gira e incrocia un tiro che batte Massolo per l’1-0 che deciderà la partita e la qualificazione.

La reazione del Palermo è tutta in un tiro di Silipo che prova la botta a giro da fuori area, senza centrare la porta di Nocchi. Ma è l’unico lampo del numero 10 rosanero che poi sbaglia tutto quello che può sbagliare, come nelle sue giornate meno positive. Nemmeno gli altri nuovi innesti riescono a dare al Palermo la sferzata necessaria a sfondare la retroguardia del Catanzaro che controlla il correre dei minuti fino al fischio finale del match.


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