Luci al Barbera per l’Italia, Mancini chiama Palermo: “Merita la A”

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Non ci sarà il tutto esaurito, ma ci si avvicinerà parecchio. Per la Nazionale, la città di Palermo risponde nuovamente “presente“. E questa sera, al Renzo Barbera, saranno sicuramente oltre 25mila i tifosi pronti a sostenere l’Italia di Roberto Mancini per la sfida contro l’Armenia.

DIECI SU DIECI

Reduci da dieci vittorie su dieci, impresa che era riuscita anche al Palermo di Pergolizzi, prima dello stop col Savoia, gli azzurri tenteranno di allungare la striscia positiva proprio davanti alla tifoseria rosanero, e non solo. Come di consueto, migliaia sono stati i ticket venduti in tutta la regione, e non solo, per l’appuntamento di questa sera. E, si sa bene, lo stadio Barbera ha sempre portato bene all’Italia, che davanti ai tifosi del Palermo ha visto segnare reti importanti per la qualificazione alle kermesse internazionali, a ex beniamini come Luca Toni o Christian Zaccardo, per citarne soltanto alcuni.

PALERMO E’ SEMPRE PALERMO

Ai botteghini già oltre ventimila i tagliandi venduti per l’Italia rivoluzionaria di Mancini, che ha già centrato la qualificazione e la sicurezza di essere testa di serie. In Sicilia c’è l’obiettivo di chiudere in bellezza il percorso da 10 in pagella.

“Ci fa piacere essere qui a Palermo – dice il ct – la città che merita una squadra in serie A non solo per il pubblico che ha, ma anche perché è una città importante. E il fatto che il Palermo non sia nel massimo campionato dispiace. Abbiamo bisogno dei tifosi e i tifosi hanno bisogno che noi giochiamo bene per accendersi e sostenerci. Se sosterranno l’Italia, la nostra Nazionale, come fanno di solito sarà una serata divertente. Sappiamo che non ci sono mai partite facili, ma il pubblico ci può aiutare”.

CHIESA SI’, TONALI NI

A proposito dei giocatori in campo, “Federico Chiesa – ha sottolineato Mancini – è uno di quelli che sicuramente giocherà. Mi aspetto una grande prova sia da lui che dagli altri, anche da chi non ha giocato venerdì. Non parlo di prestazioni singole, ma corale, di squadra. Tonali? Non so ancora se giocherà dall’inizio. In una gara che non conta niente – dice il tecnico -, è importante mettercela tutta. Soprattutto per una squadra come la nostra che deve ancora migliorare e quindi dimostrare tanto”.

“Il nostro obiettivo, fin dall’inizio, non è stato quello di vincere, bensì quello di fare qualcosa di diverso per riportare, prima di tutto, i tifosi nell’orbita della Nazionale. Mi premeva – ha concluso – offrire la possibilità ai giocatori di giocare un calcio vincente”. Calcio d’inizio alle ore 20.45

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