Il Palermo ha superato l’esame Vibonese. Un esamino, a dirla tutta. I calabresi sono ormai in picchiata verso la retrocessione ed i rosanero si sono concessi pure il lusso di giocare un primo tempo quanto meno rivedibile, soprattutto dal punto di vista agonistico. Quanto vale questa vittoria sarà il “Partenio-Lombardi” di Avellino a stabilirlo.
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Domenica prossima, infatti, la squadra allenata da Silvio Baldini sarà impegnata sul campo degli irpini. Un match che si presenta come l’ennesimo spartiacque di una stagione nella quale, lontani dall’impianto di viale del Fante, le aquile rosanero si sono troppo spesso accontentate di raccogliere le briciole. E troppo spesso neanche quelle.
L’anno scorso il Palermo ha disputato due partite ad Avellino, una durante la regular season ed un’altra durante i play-off. Entrambe perse per uno a zero, entrambe con la rete di un calciatore palermitano. Di Silvestri, su mega paperissima di Pelagotti, il gol in campionato, di Sonny D’Angelo (con tanto di esultanza esorbitante) quello realizzato nel corso della partita di ritorno dei playoff.
Quest’anno sono arrivate sette sconfitte su quattordici trasferte e il successo esterno non arriva dal sette novembre scorso (due a zero in casa della Fidelis Andria). La distanza che in classicfica separa i rosanero dagli irpini è di quattro punti. Per questo, se l’obiettivo finale è una posizione favorevole in vista della griglia playoff, domenica anche un pari potrebbe non bastare.
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