Gli orari delle partite decisi dalla Lega Serie C penalizzano i lavoratori, RnG: “E’ inaccettabile”

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Tifosi del Palermo abbonati contro la Lega Serie C ed il club rosanero. Materia del contendere il calendario stilato in queste prime giornate che penalizzerebbe i lavoratori. Continuano a cambiare, di fatto, gli orari delle partite. Ultima fra queste il recupero del match tra Palermo e Taranto. La gara valida per la 3a giornata di campionato, rinviata per via degli impegni della nazionale italiana, si giocherà mercoledì 30 marzo alle ore 14.30 invece che alle 21.00. “In pieno orario lavorativo, per l’ennesima volta”. Lamenta il gruppo di tifose del Palermo, Rosanero Girls.

Le Rosanero Girls, guidate da Melissa Catanzaro, chiedono con toni pacati di rivedere l’architettura dei calendari per proteggere il loro tifo e gli investimenti fatti con l’abbonamento.

“Queste continue variazioni di orario stanno creando non pochi disagi a chi lavora”. Così Melissa Catanzaro, leader delle Rosanero Girls. “Molti dei tifosi del gruppo, abbonati, da mesi non riescono a recarsi allo stadio per assistere ad una partita del Palermo. Penso non sia giusto per chi ha speso dei soldi all’inizio dell’anno pensando di poter vedere tutte le partite della nostra squadra del cuore”.

“IL PALERMO DOVREBBE FARSI SENTIRE”

Le Rosanero Girls chiedono a gran voce una presa di posizione da parte della società rosanero. “Il Palermo deve farsi sentire nei confronti della Lega Pro. Non si può sempre cambiare l’orario della partita. Sono mesi che viviamo questa situazione: non si tratta di uno o due match. Non lo trovo rispettoso nei confronti degli abbonati che hanno dato fiducia alla società e di chi vuole essere sempre al fianco della squadra”.

Sono già tanti i tifosi che hanno chiesto il rimborso alla società. “Molti stanno già mandando delle mail di protesta e di rimborso alla società. Continuiamo a mettere biglietti ad 1 euro (dando la possibilità a chi non c’è mai stato e mai ci sarà) di venire, però tralasciamo le volontà degli abbonati e di coloro che hanno fede. Visto che la stiamo mettendo su un piano economico, è giusto allora ridare i soldi a chi ha fatto l’abbonamento e non ne può usufruire per queste continue variazioni di orario”.

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