Nell’ultima esibizione casalinga il Palermo ha mostrato di esserci ancora. La schiacciante vittoria contro il Taranto appare infatti come una smentita, seppur parziale, delle note negative giunte dai tre precedenti pareggi. In particolare il primo di questi stop, in casa contro una Fidelis Andria penultima in classifica, era sembrato smentire uno degli assiomi fondamentali del nuovo “Palermo F.C” gestione Mirri, ovvero il costante rendimento positivo tra le mura amiche. Tuttavia, forse, la motivazione di alcune prestazioni in chiaroscuro, con risultati negativi che ne sono la conseguenza, va cercata anche oltre il fattore casa-trasferta.
Analizzando le statistiche di questo campionato, infatti, si può evincere come i rosanero, una volta incassato dagli avversari il primo gol del match, difficilmente sono riusciti a rimontare la gara. “Impresa” compiuta solo due volte, in entrambi i casi in trasferta, ad ottobre contro la Vibonese e più recentemente al Partenio di Avellino. Diversamente, le restanti tredici vittorie in stagione del Palermo sono arrivate con i rosanero sempre passati in vantaggio per primi.
PALERMO: STESSI AVVERSARI, MA ANDATA E RITORNO OPPOSTI
Tra i successi dei rosa, in questa stagione, si annoverano anche diversi “show” calcistici, in cui il Palermo ha dominato la gara dal primo all’ultimo minuto, soffrendo poco e nulla l’avversario. Ultimo il successo in casa contro il Taranto, con cinque reti all’attivo. Pugliesi che tuttavia, all’andata, dopo il primo gol di Saraniti, erano riusciti a condurre in porto un agevole successo per 3-1. Show e spettacolo anche poco più di un mese fa, contro la Turris. Ma in Campania, dopo la prima rete subita, i padroni di casa avevano camminato sul velluto contro un Palermo inerme.
Oltre alle due cinquine stagionali si ricordano anche tre reti a Paganese e Foggia. Nonché due all’Andria, in trasferta, sempre mantenendo la porta inviolata. Tre squadre che invece, al ritorno, realizzando il primo gol del match, hanno mandato “in confusione” i rosa, probabilmente poco inclini a gestire una situazione di svantaggio. Così lo “show”, in alcuni casi, è toccato ad atri, con il Palermo che è rimasto a guardare, rosicchiando, quando è andata bene, un “misero” punticino. Oppure, come a Foggia, tenendo in mano i pop corn dinnanzi a Zemanlandia.
Numeri, solo numeri, forse. Perché alla fine, casa o trasferta, gol fatto prima o dopo, ciò che importa sono i punti per raggiungere il piazzamento in classifica più “nobile” possibile. Numeri che però in casa Palermo farebbero bene ad attenzionare. Perché se è vero, come Baldini ha recentemente ammesso, che il problema è mentale, è altrettanto probabile che, subito il primo gol, evento accaduto dodici volte in stagione, di cui quattro nelle ultime cinque gare, qualcosa spesso si spegne.