Sabatini ed i retroscena con Zamparini: “Ne aveva per tutti”

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Sono appena passati 5 mesi esatti dalla sua scomparsa eppure c’è chi ancora non se ne capacita. Il mondo del calcio è ancora sconvolto per la morte di Maurizio Zamparini. L’ex presidente del Palermo che ha conquistato con i rosanero successi importanti anche grazie al lavoro dei direttori sportivi alle sue spalle. Tra questi, spicca Walter Sabatini, che all’interno del libro “Maurizio Zamparini. Ambizione, passione, visione” di Alessio Alaimo ed edito da Amazon, ha parlato così dell’imprenditore friulano.

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“Era un presidente straordinario, alternava attacchi di ira ad analisi accurate. Ho sempre attinto molto da lui, sono diventato quello che sono perché ho lavorato tre anni alle sue dipendenze”.

Il ds sottolinea anche il carattere particolare dell’ex presidente, era un uomo che ne aveva una per tutti e si arrabbiava per i motivi più disparati. “Abbiamo avuto dei litigi furiosi – racconta Sabatini – uno in particolare: voleva fare a pezzi Colantuono, urlavamo in maniera preistorica. Gli dissi una cosa che mi venne da dentro: ‘Presidente, ho sempre pensato che i guai del Palermo fossero tutti attribuibili a Rino Foschi. Invece sono tutti colpa sua’. Passò dall’eccitazione al collasso, come se si fosse trovato davanti ad una realtà che non aveva mai valutato. Ma tra noi c’era grande complicità. Mi esortava a fare trattative come se fossi il direttore sportivo del Milan, questo mi esaltava”.

DELIO ROSSI

Sabatini poi racconta di aver sempre voluto Delio Rossi a Palermo e di esserci riuscito subito dopo l’esonero di Walter Zenga. “Abbiamo vissuto grandi momenti con lui, sfiorando la Champions League e disputando la finale di Coppa Italia anche se li non c’ero più perché Zamparini fece delle brutte affermazioni e mi sono dovuto dimettere”.

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