L’importanza di questo giovanissimo difensore, per il Palermo, s’è fatta sentire nelle pochissime occasioni in cui non ha dominato la propria fascia di pertinenza, quella destra. E non c’è alcun dubbio sul fatto che Masimiliano Doda è uno dei “pilastri”, nonostante gli appena 19 anni di età, della nuova squadra rosanero del tecnico Rosario Pergolizzi.
“SCARICATO”
Il difensore ha ripercorso la propria breve carriera, quella che lo ha portato poi, la scorsa estate, a dire di sì al matrimonio con la società presieduta da Mirri e Di Piazza. Alla Sampdoria è legata una delle esperienze certamente non più felici, in considerazione delle aspettative che Doda nutriva proprio nei confronti del club blucerchiato. “Ho aspettato fino alla fine che la Sampdoria – ha raccontato il laterale del Palermo al Corriere dello sport – mi offrisse un contratto per rimanere con loro. E invece, mi hanno praticamente scaricato, perché non facevo più parte del progetto”.
Le parole sono piene di rammarico, ma anche di voglia di rivincita. D’altronde, l’età gli permette di sognare ad occhi aperti. “La scelta della Sampdoria – ha proseguito – non me l’aspettavo. Ero nelle giovanili con mio fratello Armelo che invece è rimasto. Il mondo mi è cascato addosso. Subito dopo ho avuto una richiesta dal Foggia, poi dal Palermo. Non ho avuto dubbi e ho spinto il procuratore a chiudere al più presto”.
NOI SIAMO IL PALERMO
Doda sta attualmente studiando al liceo delle scienze umane (“studio la sera, farò gli esami a Genova, dopo la promozione in C”), e il sogno è quello di un po’ tutta la truppa rosanero. “Siamo il Palermo – sottolinea – e la mia ambizione è di esordire in serie A con la maglia rosanero“. Importante è stato il successo ai danni dell’Acr Messina: “Abbiamo ritrovato entusiasmo e sorrisi. Pergolizzi? Non molla un attimo, ci fa stare concentrati e riesce a tirare dalle nostre prestazioni sempre qualcosa in più. Ed è un grande lavoratore. Con lui è vietato sbagliare”.
