Palermo, a Marineo una “partita tra amici”…ma non solo

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Va bene, quella tra Palermo e Marineo era “una partita tra amici”, per citare le parole di mister Baldini. D’altra parte proprio il tecnico rosanero aveva evidenziato come la necessità fosse quella di iniziare con un test poco probante per poi salire di livello. Tuttavia ciò che si è visto, aldilà dei dodici gol del tabellino, è la prova tangibile di quel clima sereno e di quella straordinaria voglia di fare che in questi giorni ci hanno descritto alcuni dei protagonisti della cavalcata playoff della scorsa stagione.

Di certo non è scontato, in assenza del clima giusto, che si possa affrontare un’amichevole estiva, anche contro un avversario di basso livello, con l’intensità con cui i rosanero sono scesi in campo per la prima “sgambatura” di stagione. Il tempo dirà se le ambizioni di A di Baldini risulteranno frutto di pazzia o di razionalità, ma la sensazione è che il gruppo squadra abbia la voglia e le possibilità di riconfermare quanto di buono ha fatto dopo l’arrivo del tecnico toscano.

Un “gruppo”, parola tanto abusata ma vera forza di questo Palermo, che si nutre non solamente del contributo dei soliti noti, ma anche di coloro che finora hanno inciso di meno. Come ad esempio i talenti mai veramente esplosi di Silipo e Felici, che Baldini non ha avuto il “tempo di aspettare” quando il ferro da battere era troppo caldo, ma che ora potrebbero fare il definitivo salto di qualità.

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PALERMO, TERRENO FERTILE PER CHI ARRIVERÀ

La partita di Marineo, una sgambata di metà estate, se non altro è servita a capire, se ce ne fosse bisogno, che chi c’era c’è ancora. Se possibile, con ancora più grinta e voglia di dimostrare rispetto al recente passato. Un buon segnale in vista delle prossime avventure, a cominciare dalla prima amichevole di livello contro il Pisa, squadra di pari categoria, che i rosa affronteranno giovedì 21 luglio.

Il tutto in previsione di un mercato che entra nel vivo, e che ci dirà quale squadra vedremo ai nastri di partenza. Con la consapevolezza, tuttavia, che alla base vi è già una solidità e un’unione d’intenti non indifferente. Terreno fertile che permetterà ai nuovi innesti di ambientarsi più facilmente, con l’obiettivo comune, di staff tecnico e società, di costruire insieme un grande Palermo.

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