Biffi: “Palermo? C’è ancora tanto da fare, ecco cosa mi preoccupa…”

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Due vittorie, un pareggio e tre sconfitte. Questo l’andamento del Palermo targato Eugenio Corini dopo sei turni del campionato di Serie B 2022/23. L’ultima uscita dei rosanero si è conclusa con la sconfitta per 1-0, allo stadio “Stirpe” di Frosinone, contro i ciociari guidati dall’ex difensore del Palermo Fabio Grosso. Ne abbiamo parlato in esclusiva con la storica bandiera del club di viale del fante, Roberto Biffi.

“Il Palermo ha pagato il ritardo nella scelta del dopo Baldini – ammette Biffi ai microfoni di RosaNerolive.it – e ciò gli ha impedito di presentarsi ai nastri di partenza in piena efficienza fisica ma soprattutto di organico. Il tutto andando a completare la rosa solo a campionato in corso, e non è poco in un campionato così impegnativo e competitivo”.

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Undici giorni. Tanto è servito al City Football Group per scegliere il nuovo allenatore del Palermo. Dal 27 luglio, giorno in cui Silvio Baldini ha rassegnato le proprie, irrevocabili, dimissioni, al 7 agosto, quando i rosa hanno annunciato il ritorno in panchina dopo cinque anni di Eugenio Corini. “E’ un allenatore di esperienza – continua l’ex difensore rosanero – ed è un profilo che al Palermo ha dato tantissimo soprattutto da calciatore. Adesso, dopo aver ricevuto un benvenuto che difficilmente si vede in altre piazze, si sta scontrando con le inevitabili critiche dovute ad alcune prestazioni non brillanti e purtroppo sta constatando che solo facendo bene alla fine potrà essere osannato da allenatore così come da calciatore. Tuttavia il futuro prossimo sarà lungo, il lavoro da svolgere è ancora tanto”.

SQUADRA ALL’ALTEZZA?

“La squadra è all’altezza della situazione soprattutto dalla cintola in su, anche se non è uno schiacciasassi ma può creare sempre problemi alle difese avversarie, ed in qualunque momento. A dir la verità mi preoccupa un pochino la linea difensiva che – ammette – non è affidabilissima. Tuttavia, sono sicuro che con il lavoro di squadra che Corini saprà fare, riuscirà a compensare alcune lacune che presenta il reparto arretrato. Probabilmente si riuscirà a sistemare le cose – dichiara Biffi – o almeno lo speriamo tutti”.

BIFFI E LE SERIE B A CONFRONTO

L’ex difensore, in Sicilia negli anni novanta, ha trascorso con la maglia rosanero ben 11 stagioni. Attualmente, infatti, è il calciatore ad aver ottenuto più presenze nella storia del Palermo. “Il calcio è cambiato molto dall’epoca della “mia” serie B soprattutto come metodologia di gioco. Ai miei tempi era impensabile vedere la palla girare dentro l’area di rigore giocando con il portiere. Questo, magari, può far pensare che noi non fossimo tecnicamente all’altezza per poterlo fare, ma non è cosi. Era un calcio che cercava di sfruttare al massimo le abilità e le caratteristiche dei calciatori che componevano la rosa della squadra. Eravamo più attenti nella marcatura e molto più “cattivi” nel farlo, forse agevolati anche dal diverso metodo di valutazione degli arbitri”.

Per ultima cosa abbiamo chiesto alla bandiera rosanero se ci fosse un calciatore, nell’attuale rosa, in cui si rispecchiasse. Questa la sua risposta: “Effettivamente non molto, penso che sia nel bene che nel male io non sia simile agli attuali giocatori che compongono la difesa rosanero in questo momento, e non ho detto che siano meno bravi, ma che hanno solo caratteristiche differenti. Le mie doti più importanti erano la determinazione e l’attenzione – conclude Biffi – oltre alla spiccata aggressività”.

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