Finita la pausa ed archiviato il sogno inglese, il Palermo torna a rituffarsi in campionato. Al “Barbera” arriverà il Sudtirol ed il vecchio adagio che recita “il dente batte dove la lingua duole” cade a pennello. Sarà, infatti, la giornata successiva alla “fastidiosa” sconfitta di Frosinone, una partita giocata più fuori dal rettangolo di gioco che in campo. Dopo il match dello “Stirpe” il Palermo si troverà di fronte un altro pezzo di quel puzzle malefico che ha composto il drammatico finale di stagione di quel famigerato campionato 2017/2018.
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Fra i ragazzi allenati da Bisoli gioca, infatti, Filippo De Col. Chi è? Il difensore dei bolzanini è il famoso “Pippein”, il calciatore dello Spezia destinatario dei messaggi WhatsApp inviati da Calaiò prima del match tra i liguri ed il Parma (“Ehi pippein non rompete il cazzein venerdì mi raccomando amico mio“, scrisse l’attaccante palermitano). Un match concluso in favore dei ducali grazie anche ad un rigore fallito dall’ex gialloblù (ma anche rosanero) Alberto Gilardino. Una partita finita, poi, sotto la lente d’ingrandimento della giustizia sportiva proprio per la denuncia presentata dal calciatore della società spezzina oggi al Sudtirol.
Prima o poi terminerà questo stillicidio di amari ricordi rosanero legati a quella sera di giugno del 2018. Probabilmente c’è solo una cura per dare un bel colpo di spugna a tutto, una medicina che inizia con la “A”.
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