Il Bari l’anno scorso ha speso il doppio del Palermo

La situazione attuale del Palermo non consente passi falsi. Il Bari che l'anno scorso ha vinto il campionato, ha speso il doppio del Palermo

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Gli eventi che si stanno susseguendo stanno mettendo a dura prova l’attacco del Palermo. Prima Sforzini e poi Santana sono stati costretti a dare forfait. Di conseguenza nell’attacco rosanero sono sorti seri problemi. Inoltre, non si può andare avanti con l’incubo che se dovesse capitare qualcosa a Ricciardo o Felici, la situazione si aggraverebbe ancor di più. Non considerando che come grande realizzatore fino ad adesso spicca solamente Ricciardo con 8 gol. Perché per quanto riguarda il resto troviamo Felici e Santana con 3 reti, Sforzini e Ficarrotta con 2 e Lucera con uno. Al momento manca un altro under o over che oltre al bomber messinese possa garantire un certo numero di gol.

Ricciardo
Ricciardo, il bomber del Palermo

L’ATTACCO DEL BARI 2018/19

A questo proposito il Corriere dello Sport fa un confronto del Palermo con il Bari della scorsa stagione, che aveva in attacco tre pezzi da novanta, considerando la categoria. Simeri, Floriano e Neglia a fine campionato hanno totalizzato 35 gol. Questo trio, alla 15ª giornata, aveva messo la palla dentro 16 volte, ma con una distribuzione più omogenea di quella dei rosanero. Simeri aveva fatto sei gol, Floriano 5 e Neglia 5. Nell’attacco titolare del Palermo, che di gol fino ad ora ne ha segnati 14, ben 8 portano la firma di Ricciardo.

IL BARI L’ANNO SCORSO HA SPESO IL DOPPIO DEL PALERMO

Nella disamina tra i pugliesi e il Palermo, c’è ancora da aggiungere che il Bari 2018/19 non ha badato a spese. Ha investito 3 milioni, e nonostante i risultati già raggiunti alla fine del girone d’andata, nel mercato di riparazione ha rinforzato l’organico con due difensori. Il Palermo, seppure bravissimo a comporre in breve tempo una squadra competitiva, ha speso ad agosto la metà del Bari. È per questo che adesso deve fare un ulteriore sforzo, se davvero vuole andare in serie C con il vento in poppa. Non può permettersi di compiere errori di valutazione che a fine campionato potrebbero rivelarsi irrimediabili.

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