Doda: “I tifosi mi hanno trasmesso l’amore per la maglia”

Massimiliano Doda, terzino albanese classe 2000 del Palermo, oggi ha rilasciato un'intervista a "Il Giornale di Sicilia".

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Il terzino destro del Palermo, Massimiliano Doda, durante queste 16 partite ha dimostrato di essere uno dei “pilastri” di questa nuova squadra di Pergolizzi, nonostante abbia appena 19 anni. Il difensore risulta essere l’under con più minuti giocati in questa stagione e, non ci sono dubbi, la sua presenza è fondamentale per questo Palermo. Doda nelle scorse stagioni ha fatto parte del settore giovanile della Sampdoria, ed ora si ritrova, per la prima volta, in prima squadra. 

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Massimiliano Doda

“Dopo l’Acireale qualcosa è scattato nella nostra testa siamo il Palermo e non possiamo permetterci errori. -dichiara il terzino albanese durante un’intervista rilasciata a “Il Giornale di Sicilia”- Il Savoia ci ha già recuperato 8 punti, sono tanti. Noi dobbiamo guardare al nostro cammino, il 2019 è stato un anno positivo dato che lo abbiamo chiuso da campioni d’inverno, ma ancora non abbiamo fatto niente“.

TIFOSI ROSANERO

Il terzino spende qualche parola anche sui tifosi rosanero: “Sono fantastici. Sono sempre presenti, non hanno mai mollato un secondo. Ci sono stati vicini anche quando gli hanno vietato le trasferte -continua Doda- per questo dobbiamo riportare il Palermo dove merita. Già dal primo giorno di ritiro ci hanno fatto sentire importanti. Non ero abituato ad una tifoseria del genere, mi hanno fatto scattare sin da subito l’amore per questa maglia“. 

DELUSIONE SAMP

Il difensore ha ripercorso in breve la sua esperienza nella Samp, che lo ha portato poi a dire di sì al Palermo. Doda nutriva grandi speranze nei confronti della società e sperava che il club gli offrisse un contratto. E invece è stato praticamente scaricato. “Ho fatto sette anni lì e speravo di firmare un contratto da professionista. Rispetto la loro scelta, ma ho accettato più che volentieri la sfida di Palermo. Anzi, più che una sfida, un sogno. Sono felicissimo di giocare qui. 
Amarezza e voglia di rivincita: “Se sogno di giocare a Marassi da avversario col Palermo? Può essere un obiettivo, spero di poterci arrivare. Magari affrontando mio fratello Armelo, io col Palermo e lui con la Sampdoria. Non abbiamo mai giocato contro, anche quando eravamo più piccoli”.

PIANO A

Fra i piani del Palermo c’è proprio quello di arrivare nella massima categoria: “Arrivare in Serie A in tre anni è difficile, ogni campionato ha una storia a sé, lo stiamo vedendo quest’anno in D. Tutti pensiamo a portare il Palermo tra i professionisti, poi il prossimo anno si vedrà. 
Naturalmente – conclude – spero di esserci anch’io”.

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