Amichevole poco amichevole in un carcere messicano: 16 morti

Drammatico il bilancio fatto registrare da un carcere messicano, teatro di una partita amichevole tra i rappresentanti di due importanti cartelli della droga

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Altro che Messico e nuvole: sedici morti ed un numero imprecisato di feriti più o meno gravi. Questo il bilancio di un’amichevole decisamente poco amichevole disputatasi nell’istituto penitenziario messicano di Cieneguillas. Dell’accaduto ne ha dato notizia solo a distanza di diversi giorni il quotidiano messicano La Jornada.

Auto delle forze dell’ordine presidiano il centro di detenzione dove è stata organizzata la sciagurata amichevole di calcio

SFIDA FRA “CARTELLI”

Capita spesso che nelle carceri si organizzino delle partitelle. Peccato che, secondo il giornale messicano, stavolta la scelta dell’istituto sia stata quella poco felice di fare affrontare su un campo di calcio i rappresentanti di due importanti cartelli della droga: il cartello del Golfo contro quello dei Los Zetas. Un incontro nelle intenzioni amichevole ma nei fatti rivelatosi sciagurato, considerato che il pandemonio scaturito ha causato la morte di decine di persone.

Poliziotti in assetto anti sommossa presso il penitenziario messicano di Cineguillas dove si è svolta l’amichevole

Prendendo come pretesto una situazione di gioco, l’amichevole si è trasformata in una rissa furibonda che ha interessato non solo i giocatori in campo ma anche buona parte degli altri “ospiti” della struttura penitenziaria. Coltelli, armi da fuoco e – addirittura – un fucile hanno fatto la loro “apparizione” nel corso degli scontri.

INCONTRO PER FRATERNIZZARE O PRETESTO?

Una rissa sedata dalla Guardia Nacional solo dopo diverse ore, con un drammatico bilancio di sangue e sotto gli occhi attoniti dei visitatori accorsi per un incontro con i loro congiunti reclusi nella struttura. Probabilmente alla base di tutto c’era il tentativo mal riuscito di evasione di massa e l’amichevole è stato solo un pretesto per poter attuare il piano. Ipotesi verso la quale, però, le autorità messicane stanno ancora cercando di fare luce.

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